Oltre seicentomila casi da Natale a San Silvestro. Nei bambini sotto i 5 anni quasi 30 casi su mille. Colpiti gli anziani nonostante le vaccinazioni

Aumentano gli italiani a letto con l'influenza, con una brusca crescita del numero di casi in tutte le classi di età. Nell'ultima settimana dell'anno, quella da Natale a San Silvestro, secondo i dati raccolti dal ministero della Salute, sono state 673mila le persone costrette a letto, per un totale di circa 2.168.000 casi dall'inizio della sorveglianza. L'ascesa della curva epidemica è superiore a quello osservato nella precedente stagione influenzale, così come il livello dell'incidenza, pari a 11,11 casi per mille assistiti.

La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni, dove l'incidenza schizza a circa 29,2 casi per mille assistiti, e quella tra 5 e 14 anni, pari a 19. Un brusco aumento si registra anche negli anziani, tra i quali i casi sono 6,3 per mille assistiti. Questo nonostante il fatto che gli over 65 siano tra i principali destinatari della campagna di vaccinazione, oltre ovviamente alle persone con determinate patologie e chi svolge lavori a rischio.

Per la stagione 2017-2018, la composizione del vaccino comprende la nuova variante H1N1, cioè A/Michigan/45/2015; la H3N2, cioè A/Hong Kong/4801/2014, e la lineaggio B/Victoria, cioè B/Brisbane/60/2008, presenti anche nel vaccino 2016/2017. La scorsa stagione influenzale ha avuto un impatto di media entità, con 162 casi gravi e 68 decessi. In tutte le Regioni italiane il livello di incidenza attuale è pari o superiore a 10 casi per mille assistiti, tranne in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Val d'Aosta e nella Provincia autonoma di Bolzano, in cui si mantiene a circa 4 casi per mille assistiti. Ma i numeri sono destinati a crescere ancora, soprattutto col ritorno a scuola, in ufficio e a una maggiore frequentazione dei mezzi e locali pubblici, dove è più facile la diffusione del virus.

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