Torino, 26 lug. (LaPresse) – “Spero che sia una bufala, ma se davvero l’esterologa sarà interdetta alle donne sopra i 35 anni, proseguirà la fuga all’estero delle donne italiane. Il limite dei 35 anni non ha alcuna giustificazione scientifica ed è contro ogni logica di buon senso. Corrisponde alla vecchia logica di subordinare la scienza alla politica, che speravo avesse cambiato verso con il governo Renzi”. Lo ha dichiarato il ginecologo radicale Silvio Viale, noto per le vicende della Ru486, in merito alle anticipazioni delle linee guida sulla fecondazione eterologa.

“Inoltre, dalle anticipazioni, si desume che non si è voluto affrontare il nodo delle donazioni, per cui sarà molto difficile avere delle donatrici, mentre sarebbe bastato un sistema che impegnasse ogni ricevente a fornire in donatore anonimo al centro per altre pazienti. Sembrebbe che una commissione di ‘smidollati’ abbia partorito un obbrobrio e, se non è così, mi auguro che fiocchino le prese di distanza, le precisazioni e le dissociazioni. Sia la Lorenzi a contraddire la sentenza della Corte Costituzionale”, conclude.

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