La società che fa capo al professore autore dell'analisi costi-benefici ha partecipato alla stesura di un documento Ue che arriva a conclusioni contrarie e positive per la Tav. La spiegazione: "Ma lì non ci sono i costi". E scoppia la polemica

 

Nella vicenda della Tav interviene duramente via Twitter il Comité Transalpine Lyon-Turin: "Stop a questa farsa. Uno studio dell'Ue che delinea tutti i vantaggi del Lione-Torino è firmato dagli stessi esperti che hanno effettuato l'analisi costi-benefici molto negativa per il Movimento 5 stelle in Italia". 

Il riferimento è alla notizia, circolata oggi, secondo la quale una società che fa capo al professor Marco Ponti (autore con il suo gruppo di lavoro, dell'analisi costi-benefici chiesta da Toninelli, ha partecipato alla stesura di una relazione riservata per la Ue che, invece promuove la Tav. 

La relazione è stata scritta da ricercatori di varie nazionalità. Tra loro anche quelli della 'Trt trasporti e territorio', la società di cui è presidente Marco Ponti. Dallo studio della commissione Ue, di cui ha dato notizia il Tg di La7, emergerebbero notevoli risparmi di tempo per trasporto passeggeri e merci, una forte ricaduta occupazionale, un aumento del Pil e un risparmio di emissioni di anidride carbonica.

A stretto giro è giunta la replica del team di Ponti. Per voce di Francesco Ramella che, insieme al professor Ponti ha partecipato alla stesura dell'analisi costi benefici sulla Tav Torino-Lione. "Lo studio non dice 'va fatto'. Illustra i benefici ma non i costi. Non è firmato da Ponti. E i risultati sono coerenti con quelli dell'analisi costi-benefici: ad esempio il cambio modale indotto dal completamento di tutti i Corridoi è marginale", è la precisazione. Il cambio modale, si riferisce alla quantità di merci che "prenderebbe" il treno invece di andare via camion nel caso si costruisse la Tav.

Lo stesso Ponti assicura che "quella" della Ue "non è una analisi costi benefici. Ma uno studio sull'impatto, che si basa su analisi di valore aggiunto. Non ci sono i costi in quella analisi lì. Non misura i costi, ma il traffico, l'occupazione e l'impatto sulle imprese". "E – garantisce il professore – io non ho partecipato alla stesura di quella relazione. Sono presidente, senza compensi e senza deleghe, di quella società che fa 200mila cose in giro per l' Europa e io parteciperò all'1% della sua produzione".

Ma con le precisazioni arrivano, puntuali, anche le polemiche. Massimiliano Salini, europarlamentare di Forza Italia/PPE membro della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo, va all'attacco. "Se non ci fossero di mezzo miliardi di euro e la credibilità italiana ci sarebbe da ridere leggendo quanto emerge dallo studio condotto dalla società Trt, il cui presidente è il prof Marco Ponti, riguardo le linee Ten-T, le opere ferroviarie di collegamento alla Tav. Ponti è a capo della commissione analisi costi e benefici voluta dal governo, che ha prodotto risultati del tutto negativi, ma allo stesso tempo, la sua società Trt in un studio per la Commissione europea insieme ad altri autorevoli istituti anche internazionali ritiene la Tav sostenibile e valida dal punto di vista economico, dello sviluppo, del lavoro e dell'ambiente". E rincara la dose: "Dunque: a quale dei due Ponti dobbiamo credere?" 

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