Continuano i tentativi di mediazione, ma arriva il primo banco di prova per il ddl Cirinnà
A poche ore dalla ripresa dei lavori dell'aula in Senato, sulle unioni civili in seno al Pd non si è trovato l'accordo e oggi si va al voto in aula. Nella giornata di ieri oltre tre ore di riunione tra il capogruppo Luigi Zanda, la ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi, Andrea Marcucci, firmatario del 'super-canguro', e i cattodem hanno fatto registrare un nulla di fatto con molti nodi ancora da sciogliere. Zanda, che ha definito la riunione "molto interessante e positiva", ha spiegato che il lavoro di mediazione continuerà .
IL NODO SULLA STEPCHILD ADOPTION. Sul tavolo oltre alla stepchild adoption, su cui l'ala cattolica del Nazareno vorrebbe allargare la libertà di coscienza sugli emendamenti presentati, l'utilizzo del 'super canguro' che non solo ridurrebbe, e di molto, le norme presentate dalla Lega Nord al ddl Cirinnà, ma che andrebbe a creare una spaccatura con gli stessi cattodem, cancellando di fatto gli emendamenti su cui chiedono la modifica delle adozioni per il partner. La strada che il Partito democratico intende intraprendere è comunque quella della mediazione per evitare una mancanza di consensi e proprio dal suo partito quando sarà votato l'intero provvedimento. E' per questo che sull'articolo 5 proseguiranno i contatti, alla ricerca di una soluzione che metta d'accordo tutti nel Pd. Tra le ipotesi al vaglio il pre-affido di due anni sotto-osservazione di un giudice fino al rafforzamento delle norme sulla maternità surrogata.
IL SUPER-CANGURO. Oggi alle 16.30 l'assemblea, ha confermato lo stesso Zanda, partirà con il voto sull'emendamento 'canguro' e molto probabilmente, e sarà l'aula a deciderlo, sarà votato per parti separate. In questo modo la parte dei diritti dei due partner sarebbe votata in modo palese, mentre quella sulla stepchild a scrutinio segreto. "Serve grandissima attenzione e prudenza – ha detto Zanda – si tratta di lavorare per una posizione unitaria nel Pd ma anche di mantenere un rapporto solido con l'aula, cioè con gli altri gruppi, per una maggioranza che sia il più ampia possibile". Sarà quindi il 'super-canguro' oggi il primo banco di prova del ddl Cirinnà con l'esame da parte del Parlamento che entrerà veramente nel vivo del provvedimento.
DA ALLEATI AP SALE PRESSING. Intanto sale il pressing degli alleati di governo che già due giorni fa con il ministro Angelino Alfano che ha lanciato un appello a cattodem e M5S per far saltare l'adozione del figlio del partner. Ieri la ministra Betrice Lorenzin è tornata all'attacco ribadendo la necessità dello stralcio "perché in questa legge non viene minimamente specificato che l'adozione del figlio del partner deve essere fatta da un figlio nato da una precedente relazione. È qui il vulnus. È in questo che si annida il problema dell'utero in affitto. O della gravidanza per altri, come altrimenti si chiama". Secondo l'esponente di Ncd infatti bisogna affrontare con "serenità questo problema in un testo a parte che riveda la legge sulle adozioni per tutti, parlo di coppie etero e omosessuali. C'è da mettere le mani sulla legge delle adozioni e cominciare a capire, per esempio, perché le liste di attesa per adottare i bambini sono così lunghe".
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