Roma, 8 ott. (LaPresse) – “Se ci sono compromessi al ribasso la legge decade”. Lo ha detto Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico e prima firmataria del ddl sulle unioni civili, a 24Mattino su Radio 24. “Il testo del disegno di legge è sempre quello – ha spiegato Cirinnà – non abbiamo presentato un altro testo. I diritti che daremo alle coppie di persone dello stesso sesso sono tutti compresi. E’ chiaro da sempre che noi stiamo facendo unioni civili, non stiamo aprendo al matrimonio egualitario. Quindi tutto quello che leggo sui giornali in questi giorni mi stupisce. Io – ha proseguito la senatrice – sono due anni che dico che a queste coppie bisogna dare tutti i diritti sociali, riconoscendo l’estensione della responabilità genitoriale e riconoscendo i diritti fiscali e previdenziali, tra cui la reversibilità della pensione”.

“Il problema sono i contenuti che nel testo base c’erano e nel nuovo ddl sono stati riportati. Poiché il ddl porta il mio nome io so che non posso andare sotto questi punti fondanti – ha spiegato Cirinnà – dopodiché si potrebbe cancellare la firma, ma io non credo che questo accada”. La senatrice del Pd a 24Mattino ha risposto così alle critiche poste da una parte della maggioranza verso il disegno di legge sulle unioni civili, in primis a quelle del ministro Lupi: “Al ministro Lupi dico due cose. Punto primo, stiamo lavorando per dare diritti a persone, coppie, famiglie che non esistono per il nostro diritto. Se lui crede che sia una questione di accontentare una minoranza interna non ha capito niente. In secondo luogo, lui fa parte di un partito di governo e non ci si può permettere di paralizzare una Commissione.

“C’è un tentativo molto limpido da parte del centrodestra – ha concluso la senatrice – di dire ‘oddio pioveranno rane dal cielo’, ‘oddio l’Italia sarà minata dal punto di vista della sua costituzione antropologica’ e questi sono i conservatori. Al tentativo del centrodestra, inoltre, si aggiunge quello di una certa sinistra che a furia di dire ‘minerete‘, ‘depauperete’, ‘ci saranno meno diritti’ tenta di far saltare quell’accordo limpido e tuttora estremamente saldo tra il Pd, Sel, il M5S, il Misto e tutte le persone democratiche e progressiste che vogliono dare diritti a queste coppie”.

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