Roma, 30 set. (LaPresse) – "Diradata la polvere, credo che oggi sia chiaro a tutti il senso del 'patto' sottoscritto tra i candidati PD alle regionali umbre e il Tesoriere del Partito: un accordo morale, volontario, che fa onore a chi l'ha sottoscritto. Come ha detto il capolista Luca Gammaitoni, si tratta di una proposta 'nata al nostro interno, un patto politico-morale, per rispetto della comunità di elettori democratici che ci voterà sotto il simbolo Pd, non certo un vincolo sanzionatorio'. Dico di più: essendo su base volontaria tra candidato e partito, un candidato che volesse ripensarci, potrebbe farlo. Perché è stata una scelta condivisa, non una imposizione. Insomma, nulla a che vedere con l'assoluta libertà di esercizio del mandato, per il quale nessuno può e deve porre vincoli. Per questo mi auguro che polemiche, in parte comprensibili e plausibili, in parte incomprensibili perché strumentali ed esagerate, possano cessare". Così Walter Verini, Commissario del Partito Democratico dell'Umbria.

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