Il premier attacca: "Non possiamo essere il bancomat dei Paesi dell'Est Europa"

Renzi sul piede di guerra dopo lo scontro di ieri con Juncker. "Noi abbiamo in Europa delle regole del gioco che sono state fatte contro di noi", ha detto il presidente del Consiglio incontrando ad Asti i sindaci del territorio e le istituzioni locali. 

"O si imposta una filosofia della crescita e dell'innovazione o non si va da nessuna parte. Se non cambia nulla sull'immigrazione nella discussione che si apre sul bilancio nel 2017 noi mettiamo il veto. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte a condizione che gli altri facciano la loro". "Non possiamo essere il bancomat dei paesi dell'Est Europa – ha aggiunto – questo crea una frattura. Non possiamo essere il salvadanaio di quei Paesi che chiedono solidarietà solo quando c'è da prendere".

Poi rivolgendosi ai primi cittadini: "Cari sindaci tornate a progettare. Tutto quello che serve per l'edilizia scolastica sta fuori dal patto di stabilità, che piaccia o che non piaccia ai signori di Bruxelles". 

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