Roma, 15 mag. (LaPresse) – “Il secondo forum Idaho – International Day against Homophobia – organizzato a La Valletta dai governi maltese e svedese, ha rappresentato un’importantissima occasione di confronto, utile anche per il nostro Paese, per discutere della discriminazione omofobica e transfobica”. Cosi Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle riforme costituzionali e ai rapporti con il Parlamento, ha commentato gli esiti del meeting europeo cui hanno preso parte non solo i rappresentanti dei governi nazionali, ma anche numerose organizzazioni internazionali, come il Consiglio di Europa, le Nazioni Unite, l’Unesco e tante organizzazioni non profit impegnate quotidianamente nella tutela dei diritti delle persone Lgbti. Moltissime in questi giorni le iniziative realizzate in tutto il mondo, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, che celebra il 17 maggio, per dare visibilità a questo problema e promuovere una piena coscienza sui temi dell’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità per tutti. “Si tratta di riconoscere la piena tutela dei diritti umani delle persone Lgbti e la garanzia delle loro libertà fondamentali che non possono ammettere deroghe. Serve, su questo piano, un impegno deciso sul piano internazionale, europeo e nazionale, nel quale rientra certamente la spedita approvazione della legge approvata nel settembre scorso dalla Camera e da allora all’esame del Senato. Per questo, assieme a sedici altri governi, abbiamo sottoscritto una Dichiarazione di intenti che indica una roadmap molto chiara per i prossimi anni e che farà da riferimento per l’Italia nella attuazione della Strategia nazionale LGBT”, ha affermato Scalfarotto al termine dell’incontro con gli altri rappresentanti dei governi intervenuti a Malta. “Se le persone non vedono riconosciuti i propri diritti sono più deboli, più vulnerabili e più esposte all’ingiustizia, alla discriminazione e alla violenza – ha concluso Scalfarotto – è compito della politica fare i conti con la realtà e raccogliere la sfida di costruire un mondo più giusto, non solo a vantaggio delle persone Lgbti ma della società intera”.

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