Mineo (Catania), 4 set. (LaPresse) –“L’Europa è falsa e bugiarda. La Merkel a parole dice dateci i siriani e ieri ha rispedito a Bressanone 400 immigrati”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, intercettato in esclusiva da LaPresse all’aeroporto di Catania al termine della sua giornata siciliana, che l’ha visto prima impegnato nella sua quarta visita al Cara (Centro di accoglienza dei richiedenti asilo) a Mineo, e successivamente in un incontro privato con i parenti della coppia di anziani uccisi a Palagonia, omicidi per cui è accusato un migrante ospitato proprio nel centro etneo.

Salvini non si aspetta grandi cambiamenti a breve da parte di Bruxelles: “Il vertice del 14 settembre? Un ritrovo di bugiardi, non ho nessuna fiducia che l’Europa, tranne briciole, tiri fuori qualcosa”. “La prima cosa da fare, se l’Europa fosse seria – prosegue Salvini prima di imbarcarsi per Milano – è revocare l’embargo contro la Siria e togliere le sanzioni contro il Governo siriano. Il bimbo annegato, se non ci fosse l’Isis, magari sarebbe rimasto in Siria. Ma l’Europa inspiegabilmente continua a fare la guerra ai siriani sbagliati”. Nessun accenno specifico alla politica italiana da Salvini, che però sulla gestione dei migranti portata avanti dal nostro Governo è durissimo: “L’Italia se avesse un Governo, al momento dovrebbe organizzarsi da sola”. Salvini per meglio chiarire questa sua posizione, mostra a LaPresse il conteggio dei migranti presenti oggi a Mineo: 3.042 persone, poche quelle con diritto d’asilo spiega il leader del carroccio, appena un eritreo e 28 somali, e nessun siriano. “Sono solo 2 quelli che legittimamente possono chiedere asilo”, aggiunge.

Salvini poi si dice pronto ad andare in mare a vedere come vengono recuperati i migranti sui barconi, e sul reportage esclusivo di LaPresse che per una settimana ha navigato sul pattugliatore d’altura Cigala Fulgosi al largo della Libia, dice: “Bello, ci andrei volentieri, anche domani mattina. So che mi spettano”. Nella pianura di Mineo al contrario però Salvini, per ora non pare sfondare. Complici i 44 gradi registrati all’ora di pranzo, erano infatti appena una cinquantina i simpatizzanti della Lega Nord e di movimenti affini che l’hanno atteso all’ingresso del Cara. Vessilli del Carroccio sventolano insieme a quelli con Trinacria, in un corteo forse irripetibile. ‘Difendiamo i nostri confini. Stop invasione’ gridavano i pochi presenti, compressi nell’ampio presidio delle forze dell’ordine, che ha dissuaso ogni eventuale contestatore. Salvini aveva ribadito le sue accuse alla Merkel, e al Governo che alla cancelliera hanno ribattuto con “l’ennesimo silenzio di Renzi e Alfano, che rispondono con nulla, con la resa”.

Parlando poi della struttura siciliana, aveva spiegato: “E’ la quarta volta che vengo qui, non so che altra inchiesta e omicidi ci sono stati, sono 100 milioni buttati via”. Al vescovo della vicina Caltagirone, Calogero Peri, che sulla genesi del Cara di Mineo, nato quando al Viminale sedeva Roberto Maroni, aveva rinfocolato le polemiche dopo il duplice di Palagonia, risponde duro: “Si candidi con Rifondazione comunista, prenda i voti e ne parliamo”. “Gli sciacalli sono quelli che piangono le morti che si potevano evitare” ha aggiunto, e sulla foto del bambino siriano trovato cadavere in Turchia aveva ancora detto: “Lacrime e rabbia, quel bambino scappa da una guerra di cui il mondo si disinteressa. Italia ed Europa che hanno un embargo verso la Siria sono complici – aveva piegato – quel bambino scappava dalla Turchia, regime alleato di Europa e Usa, e che fa parte della Nato”, ha ricordato.

Al di là delle responsabilità di questo o quel Paese, Salvini spiega che “bisogna accogliere chi scappa davvero dalla guerra – ha aggiunto – ma non possiamo pensare di svuotare tutta l’Asia e l’Africa in Europa per fare il business di qualcuno, che ci guadagna e ci specula” riferendosi al ruolo che avevano a Mineo le cooperative di Mafia Capitale di Salvatore Buzzi. “Bisogna aiutare l’Africa , spendendo là i tre miliardi che stiamo spendendo qui, aiutandoli a crescere. Da me si dice che ‘bisogna dare la canna da pesca non il pesce'”, ha proseguito. “Firmerei domani mattina per investire i tre miliardi che stiamo buttando via qui in Africa in pozzi e altro. Sono sicuro che il 99,9% degli italiani sarebbero d’accordo – ha proseguito parlando alla piccola folla raggruppatasi all’entrata del centro di Mineo – la mia proposta è sempre quella di chiudere il Cara, perché è nato in tempo di guerra come struttura provvisoria”.

Salvini, conclusa la parte pubblica della giornata sicula, ha incontrato i parenti di Vincenzo Solano, 68 anni, e Mercedes Ibanez, 70 anni, la coppia uccisa a Palagonia per cui è stato fermato un migrante del Cara. Salvini ha incontrato le figlie della coppia, Emanuela e Rosa, insieme ai due generi all’interno della parrocchia della Madonna di Trapani nella chiesa di San Sebastiano. Occhi bassi e bocche cucite all’uscita.

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