Roma, 30 gen. (LaPresse) – “Contino entrambi fino a 30 prima di aprire bocca e lascino il nome di mio fratello fuori da questa campagna elettorale”. Così Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso, presidente dell’associazione antimafia Agende Rosse e amico di Antonio Ingroia, risponde attraverso il sito di Vanity Fair alla polemica scoppiata nelle ultime ore tra Ilda Boccassini e il pm sceso in politica con Rivoluzione Civile. “In questo caso – continua – il mio amico Ingroia ha già detto una parola di troppo, il suo intervento è stato fuori dalle righe”. “Antonio dovrebbe evitare – aggiunge – di riferire cosa avrebbe detto una persona che è morta”. “La verità – sottolinea – è che Paolo è morto. In teoria io potrei dire qualsiasi cosa senza essere smentito. Per questo non si dovrebbe parlarne. Per questo avevo raccomandato a Ingroia di non tirare fuori il nome di mio fratello in questa campagna elettorale. Perché mio fratello non è mai entrato nelle campagne elettorali, non c’è mai voluto entrare e non ci vorrebbe certo entrare da morto”.

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