Roma, 21 lug. (LaPresse) – “È vero, non avrei dovuto lasciarmi andare a quel commento. Sono molto sensibile quando si parla di vittime della seconda guerra mondiale. Parlavo di mio padre, deportato in un campo di concentramento Polonia, che raramente ricordo in pubblico. Ma sentire urlare durante un momento di ricordo delle vittime dei bombardamenti mi ha fatto innervosire. Mi scuso per aver perso la calma”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Roma Ignazio Marino, contestato domenica da alcuni cittadini per la manutenzione della città e per la sicurezza.

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