La sindaca punta il dito contro Zingaretti che avrebbe autorizzato troppo tardi il trasferimento della spazzatura

Mentre dall'Abruzzo arriva il via libera all'accoglimento per tre mesi dei rifiuti di Roma, la sindaca Virginia Raggi dà la sua versione dei fatti sulla crisi e punta il dito contro la Regione Lazio. "Da anni sappiamo che il ciclo dei rifiuti registra una sovrapproduzione: a Natale, Pasqua e a luglio durante la manutenzione degli impianti. Per questo lo scorso 22 ottobre Ama, in vista del picco di produzione dei rifiuti a Natale, l'azienda partecipata di Roma che raccoglie i rifiuti ha chiesto alla Regione Lazio l'autorizzazione a conferire al di fuori della regione. Zingaretti ha sbloccato la richiesta soltanto dopo un mese: gli uffici regionali hanno giustificato il ritardo con un 'mancato funzionamento del sistema informatico'", scrive du Facebook. "Quindi un asserito guasto dei pc della Regione avrebbe messo in crisi il sistema regionale creando difficoltà a milioni di romani. A quel punto senza sollevare alcuna polemica (ma inviando con una nota di sollecito alla Regione) abbiamo iniziato a lavorare in silenzio all'individuazione di soluzioni alternative pensando al bene dei romani", continua la sindaca.

 

"Noi diciamo no a chi vuole speculare – politicamente ed economicamente – sulle spalle dei cittadini, magari proponendo tariffe fuori mercato per mettere in difficoltà le amministrazioni e gli abitanti di Roma", prosegue Raggi e, sottolineando ancora una volta la responsabilità della Regione, spiega:  "Dal 2013 – anno di chiusura della discarica di Malagrotta con il Pd che aveva al governo Letta-Renzi, in Regione Zingaretti e al Comune Marino e si 'dimenticò' di pianificare una alternativa – il piano regionale del Lazio non è stato ancora aggiornato: di conseguenza, la Regione dichiara di non riuscire ad accogliere le tonnellate di indifferenziato prodotte da cittadini e imprese".

"Al momento Roma raccoglie i propri rifiuti e prova a conferirli nelle poche strutture della Regione che, però, pare che siano insufficienti. Si tratta in tal caso di un sistema fragile che stiamo rendendo forte e stabile con la richiesta di autorizzazioni per costruire impianti di compostaggio e di riciclo; con l'estensione della raccolta differenziata spinta a oltre 1 milione di abitanti nel 2018". Ieri, dice ancora Raggi, "Ama ha sottoscritto un accordo con un'azienda laziale che consente sia di contribuire a rinforzare il sistema di smaltimento di Ama, sia di superare le criticità legate alla sovrapproduzione di rifiuti del periodo natalizio (più consumi determinano più rifiuti). Gli accordi di Ama con altre aziende servono proprio a superare il deficit infrastrutturale della Regione Lazio".

La sindaca dichiara inoltre di aver risposto al governatore dell'Abruzzo D'Alfonso e di averlo "tranquillizzato sulla validità del Piano per la gestione dei materiali post consumo che abbiamo approvato lo scorso marzo e che contribuirà alla drastica riduzione dei rifiuti indifferenziati".

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