Roma, 5 ago. (LaPresse) – “La chiusura forzata del Cocoricò per 120 giorni, decisa dal questore di Rimini, Maurizio Improta, a seguito della morte di un ragazzo che aveva assunto sostanze stupefacenti, è un’operazione di distrazione di massa”. Così i senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, vicepresidente vicario del gruppo a Palazzo Madama, e Franco Carraro che hanno rivolto un’interrogazione sulla questione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “Chiediamo al ministro se fosse a conoscenza della decisione adottata dal questore di Rimini e, in caso affermativo, con quali motivazioni l’ha avallata e quali iniziative intenda ora intraprendere per porre rimedio alla chiusura forzata del locale”.

“Chiediamo, infine – concludono i senatori forzisti – immediati provvedimenti per tutelare gli oltre duecento lavoratori che operano nella discoteca di Riccione”.

“La chiusura del Cocoricò – affermano i senatori azzurri – non rappresenta certamente la soluzione al gravissimo problema del consumo e dello spaccio di droghe. Nè è pensabile che – in assenza di misure radicali per sconfiggere la circolazione e la cessione delle droghe nei ritrovi e la cosiddetta ‘cultura dello sballo’ – si possa ritenere che fatti luttuosi come quello di Riccione non possano accadere anche fuori dai locali notturni”.

“Con le azioni eclatanti, ma inutili, – proseguono – e i roboanti titoli di giornali non si nasconde l’incapacità del Governo di garantire la sicurezza individuale e l’ordine pubblico collettivo”.

“Il provvedimento di chiusura del locale – concludono – ha inopinatamente colpito duramente un’attività commerciale e gli oltre 200 lavoratori che vi operano, aggravando la già pesante situazione occupazionale, in particolare quella giovanile”.

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