Zingaretti batte a tappeto il territorio e si rivolge agli elettori M5S: non scherziamo con il fuoco

 E' in Toscana che si gioca la partita delle partite. "Non giochiamo con il fuoco". Nicola Zingaretti è a Pisa e sa bene che se la Toscana andasse al centrodestra a rischiare non sarebbe solo la sua segreteria del Pd ma anche l'intero Governo e – di conseguenza – la gestione del 209 miliardi del Recovery fund. Il leader dem batte a tappeto la regione e rivolge un nuovo appello agli elettori M5S: "E' tempo che il popolo si riunisca attorno a candidature che possano vincere. Non basta testimoniare le proprie idee e farle perdere. Non chiedo di tradire le identità, ma per farle contare bisogna vincere.  Qui in Toscana è Giani in grado di fermare 'boia chi molla'", scandisce. In questa battaglia Zingaretti ha tra gli alleati anche Matteo Renzi. Il leader di Iv si dice ottimista: "Penso che la Toscana debba decidere se vuole andare avanti con l'idea di essere una regione europea o se vuole diventare l'appendice della Padania. Io tra Toscana e Padania non ho dubbi su cosa scegliere – attacca – abbiamo una battaglia contro la candidata leghista e Pd e Iv sono insieme, siamo fianco a fianco per un candidato serio che è Eugenio Giani.

Domani, a Firenze, nella centralissima piazza della Repubblica, però, sarà il centrodestra unito, impegnato fino all'ultimo a tentare la 'spallata' definitiva a Giuseppe Conte e compagni. Susanna Ceccardi e Matteo Salvini da giorni sono sul territorio e sognano di confezionare 'l'avviso di sfratto' per l'inquilino di palazzo Chigi. Il leader preferisce tenere le carte coperte: "Sarà un voto dei toscani per i toscani. Non useremo quell'eventuale vittoria per chiedere nulla a Conte", ma i giallorossi sanno che – in caso di debacle – il bluff del leader della Lega sarà svelato. Andrea Orlando prova a mantenere la calma: "Non credo che il Governo cadrà o meno sulla base di queste elezioni regionali, certo i riflessi ci saranno.. Se prendiamo un ricostituente siamo più forti per quello che dobbiamo fare, altrimenti no", taglia corto.

Il centrosinistra rischia molto anche in Puglia. Della vittoria è sicuro Silvio Berlusconi, che interviene a sorpresa al telefono a una manifestazione a Bari. "Il premio per le fatiche fatte – dice ai militanti – lo avrete lunedì, quando finalmente Raffaele Fitto tornerà a governare la Puglia". Anche in questo caso, come nelle Marche, il mancato accordo con il M5S pesa e non poco. E se i Dem attaccano, Luigi Di Maio si difende: "Se vuoi provare a creare una sinergia con l'alleato di governo a livello regionale, non ti riduci alle ultime due settimane. Propongo – azzarda – che nel 2021 si debba provare a traslare la coalizione di governo a livello cittadino". Il ministro degli Esteri definisce "in salita" quella per Roma, ma non chiude ad un possibile accordo: "Bisogna iniziare subito".
L'ex capo politico si prepara a incassare la vittoria al Referendum: "Con il Sì iniziamo il processo di riforma. Vediamo il taglio dei parlamentari anche come il momento in cui obblighiamo il Parlamento a discutere di una nuova legge elettorale e del bicameralismo perfetto. Iniziamo da qualche parte, non c'è trucco e sarà un grande passaggio per la modernizzazione del Paese", dice. E , in questo  caso, sono i Dem a mantenere un profilo basso, anche dopo aver incassato il No di un big del calibro di Walter Veltroni.

Roberto Speranza, intanto, tranquillizza tutti su eventuali rischi da Covid: "Si può andare a votare in sicurezza, basta rispettare le regole fondamentali. Abbiamo costruito dei protocolli molto sicuri e ci sono le condizioni per andare a votare – assicura -. Tutti hanno questo diritto e il mio invito a tutti è di andare a esercitarlo".
 

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