L'amministratore delegato Salini è intervenuto chiedendo spiegazioni "precise e puntuali" dopo le proteste di diversi cittadini

Il servizio del Tgr Emilia Romagna di domenica alle 19 sulla commemorazione di Benito Mussolini a Predappio è finito sul tavolo dell'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini. Secondo quanto si apprende l'ad, irritato e dispiaciuto per il contenuto, ha chiesto una relazione "precisa e puntuale" al direttore della TgR, Alessandro Casarin, su quanto accaduto per fare le valutazioni del caso. Lo stesso Casarin si è dissociato sostenendo che il programma non corrisponde alla "linea editoriale" del Tgr.

A quanto si sa, il servizio era piuttosto "sbilanciato" nel senso che presentava solo il punto di vista decisamente "nostalgico" di alcune persone che avevano preso parte alla cerimonia. Il servizio non prendeva in alcun modo le distanze da quanto dichiarato da queste persone. Molti cittadini hanno notato la cosa e hanno protestato. La protesta è arrivata anche dal parlamentare dem Anzaldi. La questione era stata sollevata anche da alcuni redattori ma il caporedattore aveva valutato che il servizio fosse corretto ed è stato mandato in onda.

 "Il servizio pubblico si deve attenere ai principi costituzionali, l'antifascismo è uno dei cardini della nostra Repubblica e non è tollerabile che la RAI abbia permesso la messa in onda del servizio sulle celebrazioni fasciste di Predappio. Seguendo il consiglio del grande filosofo Karl Popper, proponiamo l'istituzione di "Una patente per la TV", ma che sia antifascista" Così in una nota gli esponenti di Europa Verde Angelo Bonelli e Matteo Badiali.

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