Roma, 31 lug. (LaPresse) – A seguito dei nuovi focolai di infezioni verificatisi nella provincia di Brindisi, il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga dello stato di emergenza già dichiarato in conseguenza della diffusione nel territorio della Regione Puglia del batterio patogeno da quarantena Xylella fastidiosa (Well e Raju) che ha colpito le colture di olivi della regione. E’ quanto si legge in una nota diramata da palazzo Chigi al termine della riunione del Consiglio dei ministri.

“L’attuazione del piano del commissario di protezione civile sta dando risultati ed è necessario andare avanti – afferma il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – nel contrasto alla diffusione del batterio, per questo abbiamo stabilito una proroga di 6 mesi dello stato di emergenza. Tutelare l’olivicoltura salentina è una priorità nazionale ed europea e perciò siamo impegnati sul fronte della ricerca e nell’indennizzo alle aziende agricole colpite, alle quali abbiamo destinato i primi 11 milioni di euro con la legge agricoltura approvata meno di un mese fa e resa immediatamente operativa”.

La decisione del Consiglio dei ministri rientra nel quadro più ampio di azioni che il Governo sta mettendo in campo nella gestione di questa emergenza fitosanitaria, spiega una nota del Mipaaf, a partire dall’attivazione per la prima volta in casi simili del Fondo di solidarietà nazionale con un primo stanziamento di 11 milioni per il ristoro dei danni subiti da agricoltori e vivaisti, che abbiano perso più del 30% del valore della loro produzione. Allo stesso tempo una quota significativa dei 13 milioni a disposizione del commissario di protezione civile sono destinati all’indennizzo delle aziende agricole, ai vivaisti e agli altri proprietari dei terreni.

Sul fronte della ricerca nel comitato Horizon 2020 è stato approvato un importante progetto europeo con azioni specifiche sulla Xylella che sarà coordinato dal Cnr di Bari con un finanziamento di quasi 7 milioni. A livello nazionale si sta definendo un programma di ricerca molto ambizioso, a cui dovranno partecipare diverse istituzioni scientifiche e di ricerca, in particolare quelle pugliesi, con la creazione in Salento di un campo sperimentale dove testare le possibili soluzioni contro la fitopatia.

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