Il capogruppo Pd alla Camera ha risposto alle domande del direttore Vittorio Oreggia e di Dario Borriello : "Il Movimento ha fatto esperienza,  si è superata la logica del contratto", ha detto l'ex ministro, che poi ha fatto sapere che non parteciperà alla Leopolda organizzata da Matteo Renzi

ll capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio ha risposto alle domande del direttore Vittorio Oreggia e di Dario Borriello nel nuovo appuntamento di PoliticaPresse. Al centro dell'intervista i temi dell'attualità politica: la manovra, la convivenza nella maggioranza con i 5 Stelle, le riforme, lo Ius Culturae e e il ruolo di Conte nella discussa visita del ministro della Giustizia Usa Barr a Roma.

RIFORME – "Noi eravamo contrari al taglio dei parlamentari senza una serie di misure che bilanciassero gli effetti distorsivi. Rischiavamo di avere sei regioni senza rappresentanza, 3 senatori che potevano approvare una legge in commissione. Avevamo e abbiamo una grande perplessità ad approvare una riforma che incide sulla rappresentanza senza riforme che la rendano omogenea. Noi pensiamo che il Parlamento sia davvero la casa della democrazia, su questo c'è distanza alcuni M5s". ha detto Delrio. "Abbiamo fatto un accordo per nuove riforme che saranno subito approvate per bilanciare la revisione del numero dei parlamentari", aggiunge il capogruppo dem a Montecitorio

MANOVRA – "Il compito di reperire risorse per la manovra è difficilissimo. Ma le prime cose danno il segnale che non parliamo solo di barconi in mezzo al mare ma di cose per le famiglie". Così il capogruppo Pd Graziano Delrio al forum PoliticaPresse. "Fermare gli aumenti dell'Iva forse spingerà i consumi, ridurre il cuneo fiscale è una grande operazione di giustizia sociale". Per Delrio "dobbiamo occuparci certo di assistenza, dei disoccupati, ma soprattutto creare posti di lavoro. Dobbiamo fare un patto per la crescita con le aziende, dando più strumenti di detrazioni fiscali perché investano nelle loro potenzialità".

"Per le famiglie le misure ci sono ma è una giungla, va semplificato tutto. L'assegno unico è una cosa semplicissima, l'abbiamo studiata già anni fa sul modello europeo".   "Abbiamo fatto incardinare in commissione la proposta, a metà novembre dobbiamo licenziare una delega al governo che poi dovrà fare i decreti attuativi".

M5S –  "Credo che l'anno e mezzo di governo abbia introdotto una certa di cultura di governo nel M5s e finalmente si è superata la logica del contratto". "Ora troviamo una sintesi insieme e ho trovato che questo metodo di lavoro sta dando buoni frutti". Con Leu "abbiamo sempre fatto opposizione insieme, adesso facciamo maggioranza. Nella coalizione la dialettica è interessante, l'importante è che tutti i contributi non siano a marcare il bene del partito ma di un paese".

DI MAIO-ZINGARETTI  – "Spero che alla cena Di Maio e Zingaretti si sia parlato soprattutto dell'Italia e non dei rapporti tra alleati". "Non so se questa cena ci sia stata o no, bene che si parlino tra alleati".

RUSSIAGATE –  "Io penso che Conte abbia dato una risposta chiara, che è disponibile ad andare al Copasir e dire tutto quello che. E' uno stile completamente diverso da quello di Salvini, penso che non abbia niente da nascondere e in quell'audizione si chiarirà tutto".

IUS CULTURAE – "Lo Ius Culturae non c'entra nulla con problemi di sicurezza, avere la cittadinanza a 14 anni anziché a 18 non mette in pericolo nessuno. Io sfido una destra retrograda che usa l'immigrazione per seminare odio, i paesi sono sempre diventati più forti quando hanno concesso diritti, non quando li hanno tolti".

SALVINI – "Salvini lo vedo in difficoltà, visto che dopo un anno e mezzo di propaganda gli argomenti sono calati e sta venendo fuori la verità"

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