"Gli immigrati possono darci modo di gestire questa difficile transizione demografica", ha spiegato il numero uno dell'Inps

No alla cosiddetta "quota 100", sì ai tagli ai vitalizi. Ma anche ai flussi di migranti regolari, necessari a compensare il calo demografico. Dal palco del Festival del Lavoro di Milano, Tito Boeri ha toccato i principali nodi dell'attualità in tema di pensioni, attirando la replica stizzita del vice premier Matteo Salvini. "Si tratta di impegni ingenti che hanno effetti immediati, ma destinati anche a trascinarsi nel tempo", ha esordito il presidente dell'Inps parlando delle proposte che il governo, intenzionato a smantellare la legge Fornero, ha finora avanzato.

Posto che l'istituto di previdenza fornirà stime più precise in occasione della presentazione del suo rapporto annuale, Boeri ha osservato che "in seguito a queste riforme avremo un milione in più di pensionati, ma anche meno lavoratori. E questo aumenta il fardello su chi lavora". Al rischio di "passi indietro" su questo fronte, paventato non più tardi di ieri dalla Bce, lo stesso Salvini ha risposto in mattinata ai microfoni Radio Capital con un secco "se ne faranno una ragione".

Boeri, dal canto suo, ha sottolineato con un riferimento alla crescita dello spread nelle ultime settimane che "al di là dei richiami, credo che dobbiamo guardare a quella grandezza che sono i costi, gli interessi che paghiamo sul debito pubblico". A far scattare la reazione del ministro dell'Interno, la combinazione tra le considerazioni in materia di riforma delle pensioni e quelle sui migranti. "Gli immigrati possono darci modo di gestire questa difficile transizione demografica", ha spiegato sempre al festival milanese il numero uno dell'Inps, osservando che "c'è un problema demografico nell'immediato", dal momento che gli attuali arrivi regolari "iniziano a non essere più sufficienti per compensare il calo della popolazione autoctona". Un problema non da poco per un un sistema pensionistico che "non è in grado di adattarsi" a un calo degli ingressi nella platea dei contribuenti.

"Secondo Boeri, presidente dell'Inps, la 'riduzione dei flussi migratori' è preoccupante, perché sono gli immigrati a pagare le pensioni degli italiani… e la legge Fornero non si tocca. Ma basta!", è la risposta piccata del leader leghista, affidata a Twitter. C'è però una proposta allo studio del governo, in questo caso avanzata dal Movimento 5 Stelle, che Boeri ha mostrato di gradire: quella sul taglio dei vitalizi. "Non sono briciole", ha affermato, citando analisi per cui con interventi combinati su parlamento e consigli regionali si potrebbe arrivare a un risparmio fino a 200 milioni di euro. L'economista milanese, in proposito, ha comunque auspicato l'adozione di misure che non siano di castigo: "Non si vede perché dovremmo punire persone che hanno servito il nostro Paese".

 

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