Rossi e Speranza confermano scissione. Il governatore toscano: "Pronto per un nuovo partito, voglio parlare di lavoro"

Michele Emiliano resta nel Pd e si candida alla segreteria. Il governatore della Puglia abbandona i toni sommessi dell'assemblea nazionale e torna 'sceriffo', ingaggiando da subito il duello con l'ex segretario e suo futuro avversario Matteo Renzi, in viaggio negli Usa. Lui, attacca, "è il più soddisfatto per ogni possibile scissione", vuole "vincere il congresso ad ogni costo e con ogni mezzo" ed ha fretta "perché non vuole rinunciare a questa posizione dominante". Emiliano a La Stampa ha detto: "Non ci stavo a fare una Cosa rossa con dietro D'Alema".

ORLANDO IN CORSA.  Anche Andrea Orlando correrà per la carica di segretario Pd. L'annuncio, viene spiegato da fonti vicine al ministro per la Giustizia, verrà dato con tutta probabilità domani.

RENZI DAGLI USA. Dal suo blog Renzi parla del suo viaggio in Usa. "Mentre la politica italiana post-referendaria litiga su tutto o quasi, il mondo fuori continua a correre. Ho deciso di staccare qualche ora – mentre il PD scrive le regole per il congresso – e di dedicarmi ad alcuni incontri di qualità in California. Il futuro, prima o poi, torna. E allora facciamoci trovare pronti: anziché litigare sul niente, proviamo a imparare da chi sta costruendo il domani prima degli altri". 

LEGGI ANCHE Speranza al lavoro su un nuovo soggetto politico

"In questo primo giorno mi ha colpito tra l'altro – dice Renzi – la visita a Tesla, l'innovativa azienda di auto elettriche che ha il quartier generale a Palo Alto. Ho incontrato il vulcanico fondatore, Elon Musk, una personalità che mi aveva sempre incuriosito molto e che non avevo mai conosciuto prima di oggi. Difficile sintetizzare in breve i contenuti della chiacchierata. La scommessa sulle energie alternative per la mobilità, ma anche per la casa, il sogno di rendere possibile la vita su Marte, il super treno chiamato HyperLoop che sta facendo i primi esperimenti proprio in questi mesi, il design, l'Europa, la sostenibilità".

ROSSI E IL NUOVO PARTITO. "Tortuosa è la strada dell'asino, dritta quella dell'uomo, scriveva il grande architetto Le Corbusier. Ecco, io ho scelto di seguire la strada dritta, Emiliano quella dell'asino". Così Enrico Rossi, presidente della Toscana, in un'intervista alla Stampa commenta l'improvviso dietrofront del collega pugliese. "Domenica sera abbiamo firmato con lui e Roberto Speranza una nota durissima che annunciava la scissione. Poi l'ho sentito lunedì in giornata, mi ha detto che ci saremmo risentiti la sera. Ma quella telefonata non è arrivata. Non ha concordato nulla con noi", ha raccontato Rossi precisando che "ognuno segua la sua strada, il suo istinto".

COMMISSIONE CONGRESSO RAGIONA SU DATA PRIMARIE. Nel frattempo si è svolta la prima riunione della commissione Pd per il congresso. I 18 componenti, secondo quanto si apprende, hanno svolto un primo ragionamento sulla possibile data delle primarie, a partire dalla proposta del presidente Lorenzo Guerini di svolgerle il 9 aprile. I commissari, viene spiegato, hanno quindi espresso posizioni diverse, con i 'cuperliani' che hanno ribadito la volontà di celebrare la fine del congresso a luglio. Di questo discuterà la direzione dem che potrebbe già essere convocata tra venerdì e sabato.

Una soluzione di compromesso, viene spiegato, potrebbe essere quella di svolgere le primarie a inizio maggio, prima delle amministrative ma dando a tutti i candidati il tempo di concorrere.
La commissione ha poi discusso di come regolamentare i nuovi iscritti del 2017 per evitare la discussione molto animata che ci fu nel 2013 per alcuni fenomeni di tesseramento gonfiato. Si punta quibdi a una dead line anticipata rispetto all'inizio dei congressi (che potrebbe essere fissata al 15 marzo) per evitare la corsa dell'ultimo minuto.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata