Roma, 21 apr. (LaPresse) – “Il Pd deve recupeare credibilità. L’ha persa tutta”. L’ha detto Franco Marini a ‘In mezz’ora’, sottolineando di essere stato tratto in modo “peggio che inaccettabile: è stata una cosa volgare e ingiusta”. Non solo, ma si è detto anche “colpito e sbalordito” dal trattamento subito da Romano Prodi. “Era stato acclamato – ha aggiunto – e applaudito. E’ stato chiamato dall’Africa, gli hanno detto ‘Vieni è tutto tranquillo'”. E poi è stato bocciato. “La malattia – ha sottolineato – è un dilagare di opportunismo che ha toccato questo nostro partito”.

Non ha fatto i nomi dei colpevoli, ma subito è emerso nella conversazione quello del sindaco di Firenze Matteo Renzi: “E’ un uomo – ha detto – che ha un livello di ambizione sfrenata. A volte parla e non sa quello che dice, perché pensa solo a stare su un titolo di tv e di giornale. Sono convinto che se non modera questa ambizione finisce guori strada”.

Poi ha parlato dello scenario per il Governo: “Bersani – ha detto – ha capito una cosa che tanti altri non hanno capito: che di fronte alla crisi del Paese serviva governare, e serviva un rapporto con un’altra forza della quale siamo alternativi, il Pdl, che ha preso tanti voti quanti ne abbiamo presi noi. Ha provato a parlare coi grillini ma l’hanno messa alla porta”. Negli incontri tra il Pd e il Pdl per il Quirinale si fecero i nomi di “Marini, Amato, D’Alema, Mattarella e altri”, ha spiegato, aggiungendo che “si è votato per me quando si è arrivati alla fine di un processo politico” tra i due partiti. “Non le vogliamo chiamare larghe intese? chiamamole medie intese”.

Marini ha poi risposto a Rosi Bindi, contraria a un eventuale governo guidato da Enrico Letta: il suo “sul piano politico è un errore. Se il presidente della Repubblica è costretto a trovare un Governo subito, Letta può essere uno di quelli che può fare un lavoro positivo. Io questo non lo escludo”.

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