"Se l'Europa vuole abbassare le spese dell'Italia sui migranti, basta che li accolgano anche loro"

"La lettera di richiesta chiarimenti dell'Europa è arrivata nelle ultime ore". Dopo ore di attesa e incertezze, arriva l'annuncio del ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, intervistato a Politics su Rai3.

La lettera, che sarà disponibile nelle prossime ore sul sito della commissione, "riguarda la parte centrale della manovra e cioè le spese per terremoto e migranti – ha spiegato Padoan – che non sono solo italiane ma europee e sono il motivo principale per cui il deficit nel 2017 sarà al 2,3 percento. Se non ci fossero state sarebbe a meno del 2%. Le spese del terremoto – ha aggiunto – sono assolutamente monitorate".

"La lettera di richiamo, noi la prendiamo come un esame perché abbiamo un senso di insicurezza verso l'Europa, ma questo è un tema inesistente. L'Italia è uno dei pochi Paesi che non è in procedura di insolvenza. E' semplicemente una lettera che chiede maggiori spiegazioni. Il 30 novembre è la prima scadenza con l'Ue. In questo mese si farà un confronto per fare chiarezza su alcuni punti", ha precisato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

In merito alla lettera, arriva anche il commento di Renzi: "Se l'Europa vuole abbassare le spese dell'Italia sui migranti, basta che li accolgano anche loro. Non si limitino ad aprire le bocche ma aprano le porte".

RENZI: VADO AVANTI PER CONTO DELL'ITALIA. "Di violazioni alle regole europee ce ne sono tante. La Francia da 9 anni è sopra il 3%, la Spagna è sul 5%. Il nostro debito è cresciuto dello 0,1% mentre quelli degli altri Paesi sono cresciuti molto di più. Io non vado avanti per conto mio, ma per conto dell'Italia", aveva dichiarato Renzi nel corso della registrazione della puntata di Porta a Porta che andrà in onda questa sera su Rai1.

"Al momento non è arrivata la lettera di richiamo dell'Ue, non so se arriva", aveva detto il premier sempre durante la registrazione. "Ma se a noi arriva la letterina a chi non accoglie i migranti mandano un librone".

 

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