Roma, 3 ott. (LaPresse) – Sale ancora la tensione nel M5S. A quanto apprende LaPresse, nelle ultime ore un gruppo di parlamentari alla prima legislatura sta insorgendo contro la proposta, avanzata da alcuni colleghi al secondo mandato, di modificare – anche negli Statuti dei gruppi di Camera e Senato – il rapporto con Rousseau, trasformandolo in un semplice contratto di fornitura servizi. La decisione di 'incrociare i guantoni' con i cosiddetti veterani è dovuto al fatto che, con il cambio di destinazione degli accordi con l'Associazione, salterebbe anche la regola del doppio mandato. La riflessione che viene fatta è che così si penalizza la base per dare un potere enorme alla prossima segreteria del Movimento, zittendo di fatto gli iscritti. In pratica – è la cifra del malumore -, chi farà parte di questa 'leadership allargata' potrà scegliere le candidature senza che sia il timbro della base. A provocare la reazione indignata di questi portavoce, la notizia trapleata oggi sul fatto che un gruppo di deputati sta per presentare al capo politico, Vito Crimi, una lettera in cui si chiede di accelerare i tempi per trasformare il rapporto attuale con l'associazione guidata da Davide Casaleggio prima degli stati generali e di un possibile voto sulla governance del Cinquestelle.

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