Nel mirino le pagine web del Movimento, il blog di Beppe Grillo e il sito Rousseau

La 'Nuova Associazione' dei Cinquestelle, nata in vista delle Politiche 2018, non basta a tenere il Movimento fuori dalle maglie del Garante per la privacy. In un provvedimento datato 21 dicembre, l'autorità guidata da Antonello Soro evidenzia degli illeciti nel trattamento dei dati personali in "tutti i siti riconducibili al Movimento 5 Stelle", dati che vengono comunicati a Wind Tre e Itnet senza che sia chiaramente indicato. Stiamo parlando quindi delle pagine online del M5S, del blog di Beppe Grillo e del sito Rousseau. Il Garante si riserva quindi di verificare la sussistenza di presupposti per eventuali sanzioni amministrative.

Il rilievo viene fatto in seguito a un'istruttoria avviata dopo le denunce di violazioni nel sistema di sicurezza a opera di alcuni hacker. Ma il Garante indica anche un'altra falla che riguarda direttamente il sistema di democrazia diretta del M5S, fiore all'occhiello del sistema operativo Rousseau sponsorizzato da Davide Casaleggio.

"Ferma restando la libertà di ogni associazione privata – quale appunto un movimento o partito politico – di strutturarsi con proprie regole", l'autorità esprime "perplessità" sulle misure di sicurezza connesse al controllo delle operazioni di voto elettronico. Visto il rischio di "possibili violazioni della riservatezza" sarebbe "necessario "sistema di e-voting venisse riconfigurato in modo da minimizzare i rischi per i diritti e per le libertà" dei cittadini.

In particolare, si punta il dito contro la scelta di associare a ogni voto espresso il numero telefonico dell'iscritto. I dati vengono "archiviati, storicizzati e restano imputabili a uno specifico elettore anche successivamente alla chiusura delle operazioni di voto, consentendo elaborazioni a ritroso con – in astratto – la possibilità di profilare costantemente gli iscritti sulla base di ogni scelta o preferenza espressa tramite il 'sistema operativo'", si legge nel provvedimento. Non solo, al titolare del blog di Beppe Grillo il Garante prescrive, "quale misura necessaria", l'adozione di una specifica modalità di acquisizione del consenso al trattamento dei dati "per finalità di promozione commerciale e pubblicitaria", azioni che vengono messe in atto sia sul sito www.beppegrillo.it sia sul Blog delle Stelle.

Soltanto l'altro ieri Grillo annunciava sul blog delle Stelle la separazione del suo sito da quello 'politico' dei parlamentari M5S e spiegava: "Abbiamo fatto una nuova associazione perché quella che avevamo era un po' confusa. Stiamo diventando adulti. Dovete anche avere pazienza". E dopo le polemiche suscitate dal nuovo codice etico e dal nuovo 'non-statuto' che regola le candidature e il rapporto tra capo politico e garante, anche gli 'ortodossi' sono scesi in campo a difendere le novità. "Con il nuovo codice etico si rafforzano le tutele contro i conflitti di interessi degli eletti, contro le clientele, contro il familismo e contro condotte fraudolente che possono prescindere dalle indagini penali", tuona da Napoli Roberto Fico. E la senatrice Paola Taverna assicura che, con le nuove regole, "il M5S non si trasforma in un partito: anzi, restiamo una cosa del tutto diversa e confermiamo le nostre stelle polari: la democrazia interna e il rispetto del mandato dei cittadini". Intanto domani alle 12 scade il termine per la presentazione delle autocandidature di chi vorrà concorrere alle parlamentarie previste per metà gennaio

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