Milano, 6 nov. (LaPresse) – “Trecentocinquanta milioni non è stato facile trovarli, ma siamo una Regione virtuosa e possiamo farlo. Siamo l’unica Regione che può farlo”. Così il governatore lombardo, Roberto Maroni, durante la conferenza stampa di oggi dopo la giunta a Palazzo Lombardia, ha introdotto il nuovo progetto di legge sulla casa che andrà in Consiglio regionale per la discussione e l’approvazione. “Abbiamo approvato una riforma globale sui servizi abitativi. Abbiamo cambiato il sistema. I bandi saranno di competenza dei Comuni, poi Aler e altri gestori andranno sull’assegnazione”, ha spiegato il vicepresidente e assessore alla Casa, Fabrizio Sala. “È una legge – ha aggiunto – che vuole guardare avanti 10-15 anni almeno. Abbiamo cercato di eliminare le barriere tra alloggio pubblico, sociale e libero mercato. Abbiamo innescato un meccanismo affinché la famiglia” possa acquisire autonomia.

I 350 milioni della Regione sono così suddivisi: 225 milioni per i servizi abitativi pubblici, 62 milioni per quelli sociali e 56 milioni di azioni per sostenere l’accesso e il mantenimento alla casa di proprietà. Sala ha spiegato che si tratterà di un contratto di “otto anni. Rinnovabili, ma otto anni”. Saranno cinque gli anni di residenza considerati come requisito per l’assegnazione. “Abbiamo previsto dei contributi per i Comuni da dare alle famiglie che si trovano nella situazione di morosità incolpevole. Un periodo fino a 18 mesi di sussistenza”, ha spiegato l’assessore.

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