Milano, 8 nov. (LaPresse) – L’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini in una intervista a Tgcom24 ha lanciato la sua candidatura per la presidenza della Regione Lombardia, nelle fila del campo moderato. “La candidatura – ha spiegato Albertini – ricalca l’esperienza di governo al Comune di Milano raccontata nel libro L’onestà al potere. Sulla Lombardia ci sono stati fatti censurabili, ma il governo lombardo è stato eccellente: i bilanci della sanità sono in attivo dal 2001. Inoltre la Regione vanta crediti con le altre Regioni per via dei cittadini che vengono a farsi curare qua. Alla fine anche il presidente uscente ha ammesso che ci sono state situazioni non scevre da critiche. Formigoni è un presidente che renderà conto delle accuse nei luoghi opportuni. Anche Errani e Vendola sono stati accusati e poi assolti, lo stesso succederà a Formigoni perché è innocente”.
“Non è una candidatura che nasce all’interno del Pdl- ha proseguito Albertini – ho ancora la tessera ma non frequento il partito”. E sull’eventualità delle primarie aggiunge: “Le primarie non sono nella condizione di farle. Non perché sia contro, ma perché nel caso che ci riguarda la candidatura nasce dal collegamento con movimenti legati al territorio come quello di Giannino e Montezemolo. Il tentativo in Lombardia è quello di unire il Ppe per offrire alla Regione un governo credibile fatto di persone credibili”. “Se io fossi il candidato del Pdl non potrei tenere insieme le altre componenti ispirate al cosiddetto centro. Le cose stanno insieme se c’è un fulcro di garanzia. Se ognuno viaggia sulla sua scialuppa il mare non lo si può affrontare”, conclude Albertini.
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