La notizia della nomina di nonno Libero come commissario a difesa del patrimonio culturale italiano ha scatenato gli utenti. Con tanto di polemiche

"Lino Banfi ambasciatore all'Unesco? Va bene,e Jerry Calà, Renato Pozzetto, Umberto Smaila?". Il primo a buttarla sul ridere è proprio Matteo Salvini. Salvo poi aggiungere: "Scherzi a parte, sorridiamo che l'Italia è così bella che chiunque la può rappresentare e difendere". Ma la notizia dell'incarico affidato da Luigi Di Maio a Nonno Libero non ha lasciato i social indifferenti, tanto che nel giro di pochi minuti dall'annuncio gli hashtag #LinoBanfi e #Unesco sono diventati i primi due trending topic in Italia. Tra ironia e, non poca, polemica.

"Se me lo avessero detto dieci anni fa, avrei risposto come DOC in ritorno al futuro, quando scopre che Reagan è presidente degli USA . "E il primo ministro chi è, Jerry Lewis? Suppongo che Marilyn Monroe sia la first lady!", ha twittato Paolo, citando un grande classico del cinema.

E anche se non è proprio Marilyn, sui social tutti chiamano a gran voce Edwige Fenech. "Patrimonio dell'Umanità". O almeno "ambasciatrice Onu". Se non altro aiuterebbe ad appianare i problemi con la Francia. Pure lei, insomma, merita un ruolo di rilievo. Così come il Pierino, ed ex amico di Banfi, Alvaro Vitali. E dove lasciamo la mascotte di Gardaland, PrezzemoloLorella Cuccarini era impegnata? Battute a parte, c'è chi avrebbe preferito Piero Angela. O almeno suo figlio Alberto. E chi tira un sospiro di sollievo per aver evitato Povia.

Tra le risate, si insinua però anche la rabbia. C'è chi vede in questa mossa un chiaro intento del M5s di distogliere l'attenzione da problematiche più importanti, come i fondi tagliati per il reddito di cittadinanza o la chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto. "Stanno sfruttando – accusa Andrea – la popolarità di un uomo buono, uno che sta simpatico a tutti, una brava persona, un gentiluomo che ha sicuramente accettato in buona fede. L'ennesima mossa meschina di una potente propaganda infame

Senza contare che quel riferimento ai plurilaureati non è piaciuto troppo: "In questo Paese si demonizza chi ha studiato. Passa il messaggio che le uniche conoscenze che contano sono quelle di chi può raccomandarti da qualche parte", si indigna Monia. Ed Elisa si chiede: "Non ci facciamo già ridere dietro abbastanza dal resto del mondo?"

Meglio stare sull'ironia. E giocare al totonomine: si propone Antonio Cassano all'Accademia della Crusca, Don Matteo alla CIA, la Dottoressa Giò all'Organizzazione Mondiale della Sanità, Paolo Fox alla Nasa e Checco Zalone all'Inps. Che poi, alla fine, "ma come vi vengono ste stronzete?".

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