Milano, 15 ott. (LaPresse) – “Se sarà varata una missione di pace dell’Onu in Libia, la decisione su chi la guiderà dovrà prenderla il Consiglio di sicurezza. Io posso solo dire che l’Italia ha svolto un ruolo molto positivo, centrale anche nel favorire l’accordo per un governo di unità nazionale: un’intesa negoziata tra mille difficoltà dal mediatore delle Nazioni Unite, Bernardino León“. Così il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, in un’intervista esclusiva al Corriere della Sera si esprime sulle sfide sempre più complesse poste da numerose crisi, dalla deflagrazione della Siria al caos libico. Oggi, sessantesimo anniversario dell’adesione dell’Italia all’Onu, il segreterio parlerà a Roma davanti al Parlamento riunito in seduta comune. Venerdì sarà, invece, all’Expo di Milano per la Giornata mondiale dell’alimentazione.

Ban Ki-moon si è espresso a proposito del sessantesimo anniversario della adesione italiano all’Onu. “L’Italia è stata fin qui la pietra angolare dei processi di pace delle Nazioni Unite e dell’impegno per i diritti umani. È anche il Paese occidentale che ha dato il maggior contributo alle attività di peacekeeping . Avete mandato più di 1.100 uomini in Libano e altrove e io conto sulla continuazione di questo impegno. L’Italia è stata anche un campione dello sviluppo dei diritti umani e spero che prosegua su questa strada, insieme con le altre nazioni, ora che c’è da concretizzare l’Agenda 2030 con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Un pianeta accogliente, con al centro il futuro degli esseri umani, possiamo farcela”. Ban Ki-moon oggi sarà a Roma e parlerà davanti al Parlamento per il sessantesimo anniversario dell’adesione italiana alle Nazioni Unite.

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