Letta descrive "un'Europa che fatica a dare risposte positive ai cittadini"

"Se in Francia vince la Le Pen l'Europa è finita. Se invece vince Macron e in Germania c'è la coalizione Merkel-Schulz, l'Europa sarà di nuovo trascinata dall'iniziativa della locomotiva franco-tedesca come non si vedeva da anni e noi e la Spagna faremo fatica". Disegna un futuro dell'Europa tutt'altro che roseo Enrico Letta che torna in tv, nel salotto di Porta a porta, dopo tre anni e mezzo dall'ultima volta. L'ex premier, da oltre due anni fuori dalla politica, traccia un bilancio nel suo ultimo libro, 'Contro venti e maree. Idee sull'Europa e sull'Italia'. Letta descrive "un'Europa che fatica a dare risposte positive ai cittadini", ma della quale "comunque abbiamo bisogno". Deve essere, ribadisce a Firenze presentando il suo libro "diversa da quella di oggi, migliore, che si occupi di più di cose cocrete, che dia l'Erasmus agli studenti, che sia in grado di affrontare la crisi dei migranti, che sia in grado di darci una sicurezza e di far sí che non si ripetano più vicende come quella della Grecia e dell'austerità". "L'Italia – nel ragionamento dell'ex premier – è fondamentale. Non è un'Europa a trazione solo tedesca, non è sufficiente, l'abbiamo visto in questi anni in cui Draghi ha guidato la Bce, l'ha fatto bene, con politiche utili, giuste, espansionistiche. E Draghi l'ha fatto spesso con la Germania che gli votava contro, quindi vuol dire che si può fare un'Europa cosí". Un'Ue a guida tedesca, sottolinea, "non è ineluttabile, la guida tedesca c'è se gli altri si fanno guidare". Il libro, spiega l'ex vicesegretario Pd, serve anche "a capire anche dove uno ha sbagliato. Ha commesso degli errori mentre era a palazzo Chigi? "Tanti – ammette – Penso di non aver capito abbastanza bene quello che stava cambiando nella società, questo senso di rabbia verso le istituzioni".

I sassolini da togliere dalle scarpe, ancora oggi, non sono pochi. Il suo governo? "E' stato un governo veloce, è durato 4 mesi. Dopo la sentenza (sulla decadenza, ndr) Berlusconi tentò di far cadere il Governo, non ci riuscì lui, ci è riuscito l'altro", dice riferendosi a Matteo Renzi. Grillo? "A me si rimproverava che con noi al Governo lui andava a nozze…Alla fine di questa legislatura il M5S è ai massimi". Pur non essendo più in Parlamento e prevedendo di non tornarci mai più, rivolge poi un "appello" agli ex colleghi: "Facciano qualcosa" sulla legge elettorale, "votare con questo proporzionale puro significa tornare indietro di 25 anni. Rischiamo di avere una situazione simile alla Spagna, evitiamo che il nostro Paese resti fermo per mesi". Quanto alle primarie Pd, Letta deciderà "nelle prossime settimane" se andare a votare o meno. Se dovesse votare voterà Orlando? "Vedremo chi fa un discorso di unità del centrosinistra e più europeista e non populista", chiosa.
 

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