Roma, 15 nov. (LaPresse) – Il mondo attorno a noi, dall’Ucraina al Medio Oriente, ribolle sempre più. E perciò è “miope” tagliare all’impazzata le spese della Difesa. Così la ministra della Difesa Roberta Pinotti, intervistata da ‘La Stampa’. “Si sottovaluta il pericolo – aggiunge – Sono costretta a ricordare a tutti che le spese per la Difesa sono essenziali per un Paese, soprattutto in questo periodo di turbolenze. Qui si ragiona come se non vivessimo in tempo difficili. Devo fare l’elenco delle crisi”.”Qualcuno – sottolinea Pinotti – ancora non ha capito l’importanza di queste spese. Che sono investimenti per il nostro futuro, in primo luogo per la nostra sicurezza. E sono anche investimenti nel manifatturiero: l’industria della difesa ci permette di essere presenti in settori tecnologicamente avanzati”. Quanto i tagli previsti dalla legge di stabilità, aggiunge, “spero che in Parlamento si possa ragionare per qualche cambiamento. Quando s’è trattato di finanziare gli 80 euro, il nostro ministero s’è fatto il carico maggiore, tagliando gli investimenti di 400 milioni. È bene ricordare che la Difesa ha rinunciato in due anni a 1,5 miliardi di euro su un bilancio di 19 miliardi. Non c’è nessun’altra amministrazione pubblica che abbia tagliato tanto”.

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