Roma, 5 mar. (LaPresse) – La riforma della legge elettorale è tornata stamattina alla Camera per la discussione sui circa 200 emendamenti presentati dai gruppi. Dopo il via libera di Forza Italia alla nuova versione dell’Italicum proposta dal Pd, che prevede l’applicazione della nuova legge elettorale solo alla Camera, rimane aperta la questione di quali proposte di correzione otterranno il via libera. A pesare anche le critiche della minoranza del Pd, con Pippo Civati che ha bollato la nuova versione come un pasticcio. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha sgomberato il campo dalle polemiche sottolineando il fatto che la riforma elettorale per il Senato è comunque superflua dal momento che dovrà essere soppresso.

Per quel che riguarda le questioni che erano rimaste aperte, il comitato dei nove della commissione Affari costituzionali stamattina ha deciso di stralciare l’articolo 2 del testo di riforma della legge elettorale che riguarda il Senato. “Non lo voteremo, decade dalla legge”. Lo ha annunciato al termine dei lavori il deputato Pd Emanuale Fiano. La decisione è stata assunta a maggioranza, con il voto contrario di Sel e M5S. Data l’eliminazione dell’articolo su Palazzo Madama, e quindi di tutti gli emendamenti collegati, l’Italicum – ove approvato dall’aula di Montecitorio prima e dal Senato poi – sarà valido solo per l’elezione dei membri della Camera dei deputati. Il comitato dei nove ha inoltre accantonato gli emendamenti all’art. 1 che riguardano la parità di genere, il cosiddetto ‘salva Lega’ e due proposte di modifica a prima firma Meloni che riguardano il voto degli studenti Erasmus all’estero.

“Tutto quello che si sta facendo sulla legge elettorale ha un senso se si fa la riforma costituzionale: se si cambia solo la legge elettorale alla Camera e al Senato resta quella attuale, nel caso si vada a votare tra sei mesi o un anno avremmo fatto il più grande pasticcio della storia”. Questo il commento del deputato del Partito democratico e presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, intervistato da Skytg24.

Il M5S ha invece annunciato in aula, per voce della deputata Federica Dieni, che voterà a favore degli emendamenti che innalzano la soglia per il premio di maggioranza, che eliminano il doppio turno, che “tentano di smantellare il sistema delle coalizioni pre-elettorali e che riducono i componenti delle coalizioni”. Sì anche alle proposte di modifica che introducono le preferenze.

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