Roma, 30 set. (LaPresse) – “Quando la Cgil sarà in piazza, mi sembra che hanno detto il 25 ottobre, noi saremo a fare la Leopolda. Ci hanno anche risolto il problema di chi ci fa la manifestazione contro”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso di un’intervista rilasciata a Ballarò e anticipata da Rainews24. “Ho grande rispetto per i sindacati – ha aggiunto – ma dove erano negli anni in cui i diritti dei ragazzi venivano cancellati?”.

Quindi un passaggio sul Trattamento di fine rapporto che ha il sapore della sfida ai sindacati. Alla domanda se nella legge di stabilità ci sarà un provvedimento per mettere il Tfr in busta paga, il presidente del Consiglio risponde: “Nella legge di stabilità metteremo un miliardo e mezzo sugli ammortizzatori sociali. Il tfr così com’è c’è solo in Italia. Se diamo il tfr in busta paga si crea un problema di liquidità per le piccole imprese, le grandi ce la fanno. Stiamo ragionando sul dare i soldi che arrivano dalla Bce alle piccole e medie imprese per i lavoratori, perché le grandi ce la fanno le piccole hanno difficoltà”.

Il premier non si lascia sfuggire l’occasione per una battuta sulla vecchia guardia del Pd, venuta alla ribalta ieri nella direzione del partito. Alla domanda se preferisca Denis Verdini (Fi) o Massimo D’Alema, Renzi non ha esitazioni: “D’Alema, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Ogni volta che parla recupero un punto nei sondaggi”.

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