Genova, 1 ott. (La Presse) – “Ognuno è inevitabilmente libero di mobilitarsi come vuole. Forse l’unico problema su cui però dovremmo mobilitarci tutti è capire che se non cambiamo muoriamo”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi a margine dell’inaugurazione della 54esima edizione del Salone nautico di Genova a proposito delle mobilitazioni annunciate dalla Cgil. “Dobbiamo fare una legge sul lavoro – ha aggiunto Lupi – che miri a dare lavoro e non a toglierlo, a dare certezze e non a eliminarle, una legge che guardi a a togliere tutte le discrezionalità che esistono per facilitare chi il lavoro lo dà”.

Per rispondere a chi dice che togliere l’articolo 18 non servirebbe a creare nuovi posti di lavoro il ministro replica: “Può anche avere ragione, ma il problema è creare le condizioni per cui si ritorni a dare fiducia a tutti. In questo senso l’articolo 18 è un segnale importante, come tutta la legge delega. I conservatorismi non servono più a nessuno esecondo me anche il sindacato se continua ad essere conservatore non va più da nessuna parte. Lo ha dimostrato anche il caso di Alitalia. Solo guardando al futuro si difendono i posti di lavoro”.

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