Roma, 25 giu. (LaPresse) – “Nel prossimo ufficio di presidenza proporrò una missione della Commissione Antimafia in Abruzzo e la costituzione di un gruppo di lavoro che si concentri sulla presenza delle mafie a Roma e nell’Italia centrale, che non si può più sottovalutare”. Lo ha annunciato Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, dopo gli arresti di questa mattina di 7 imprenditori impegnati nella ricostruzione post sisma e tutti riconducibili al clan dei Casalesi. “Ciò che emerge dalle indagini sulla ricostruzione a L’Aquila – ha spiegato – è un quadro allarmante di contiguità con la camorra. Se da un lato si conferma che le mafie mettono radici anche in Abruzzo, dall’altro emerge il ruolo nuovo di una imprenditoria locale che non è più vittima delle organizzazioni criminali ma si fa interprete essa stessa di comportamenti tipicamente mafiosi”.

“E’ un cambiamento – ha specificato – che si registra anche altrove. Occorre affiancare all’ottimo lavoro degli inquirenti, in questo caso del Gico della GdF e della Dda dell’Aquila, una più forte vigilanza delle istituzioni e della politica”. “Non è più rinviabile – ha concluso Bindi – soprattutto per la città dell’Aquila una attenta valutazione dell’adeguatezza delle norme sia quelle sulla ricostruzione che quelle relative agli appalti pubblici”.

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