Milano, 4 ago. (LaPresse) – "Quarantacinque anni or sono dodici persone inermi persero la vita a causa di un ordigno ad alto potenziale, collocato da sanguinari terroristi ed esploso sul treno Italicus, all’uscita della grande galleria dell’appennino, vicino alla stazione di San Benedetto Val di Sambro". Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'anniversario della strage dell'Italicus, avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 agosto del 1974. "Numerosi furono i feriti. Il ferroviere Silver Sirotti riuscì a salvare diversi viaggiatori imprigionati dalle fiamme, ma pagò con la morte quel gesto eroico di altruismo e solidarietà umana, espressione di autentico senso del dovere – prosegue il capo dello Stato -. In questo triste anniversario desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari e a quanti sono rimasti segnati dalle ferite e dal dolore. I procedimenti giudiziari non hanno potuto portare a sentenze definitive di condanna e il mancato accertamento di così gravi fatti interpella le coscienze di ciascuno". Per Mattarella "si tratta di una lesione al principio di giustizia solennemente affermato dalla nostra Costituzione, a cui una comunità democratica non può mai rassegnarsi. Colpendo cittadini innocenti, la bomba voleva colpire la Repubblica e la convivenza civile degli italiani".(Segue)

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