Roma, 9 lug. (LaPresse) – “La battaglia contro l’Isis è molto complicata e bisogna suonare più tasti contemporaneamente. Penso comunque che noi abbiamo tutte le possibilità di poterla vincere”. Lo dice Marco Minniti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle Informazioni per la sicurezza, parlando nel corso del convegno Scenari Mediorientali e il fenomeno Daesh presso la Sede Rai di viale Mazzini a Roma. Minniti mette l’accento sulla questione dei cosiddetti foreign fighters. “L’Isis – dice – può contare sulla più grande legione straniera da quando si sono affermati gli eserciti popolari con la circoscrizione obbligatoria. E’ composta da persone provenienti da oltre 100 Paesi nel mondo. Sono quelli che combattono sul campo ma possono anche tornare nei Paesi di provenienza a fare attentati terroristici”.

“La partita non è brevissima – conclude Minniti – per vincerla bisogna fare tre cose. La prima bisogna sconfiggerlo militarmente, la seconda dobbiamo sconfiggerlo attraverso la grande capacità di prevenzione. Giocare d’anticipo usando un paragone calcistico cercando di pescare il pesciolino giusto nel mare magnum. Il terzo livello infine è quello della partita diplomatica e dei valori”.

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