L'ultimo rilevamento delll'istituto demoscopico mostra un quadro in cui la Lega ha quasi raddoppiato i suoi voti (e, adesso, sembra rallentare), i grillini crollano ancora. Travasi dall'astensione, non tra i partiti

Lega al 33% (+1 rispetto alla settimana precedente) con tendenza a stabilizzarsi, M5S al 23% (fermo rispetto all'ultimo rilevamento) ma con tendenza a scendere ancora. Tutti gli altri più o meno fermi. E' l'ultimo rilevamento sulle intenzioni di voto degli italiani effettuato dall'Istituto "Noto Sondaggi" martedì scorso (22 gennaio). Secondo Noto, la Lega ha rallentato la sua crescita e si sta fermando intorno al 33% (percentuale comunque quasi doppia rispetto al voto del 4 marzo scorso). Il M5S, invece non sembra aver ancora raggiunto il fondo della sua discesa: il 23% potrebbe essere "sfondato" al ribasso dal movimento di Luigi Di Maio nelle prossime settimane.

Nel centrosinistra, il Pd è fermo al 19% con +Europa (Emma Bonino) al 2,5% e altri di centrosinistra allo 0,5% (contavano 1% la settimana precedente): il totale del centrosinistra fa 22% (-0,5%). Leu è al 2%  (-0,5%) e Potere al Popolo è fermo all'1,5%. Anche il centrodestra è praticamente immobile con Forza Italia al 9%, Fratelli d'Italia al 4,3% (+0,3%) e altri di centrodestra allo 0,5% per un totale di 13,8% per il centrodestra. Altre forze locali o di estrema destra raccoglierebbero complessivamente  il 4,7%.

"La cosa interessante – spiega Antonio Noto – è che non stiamo assistendo a travasi di voti. Nel senso che il Movimento 5 Stelle perde verso l'astensione. Cioé, nessuno sembra guadagnare molto da questa emorragia che è ormai quasi al 10% e, nello stesso tempo, la Lega prende voti dagli astenuti del 4 marzo". E Calenda? "Per ora non sembra avere un grande appeal. Sarebbe interessante (e, prima o poi, lo faremo) testare il risultato alle Europee di una forza europea antisovranista".

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