Roma, 17 mar. (LaPresse) – “Le cariche alla Camera e al Senato sono archiviate, dureranno lo spazio di una legislatura che si annuncia breve. Il pdmenoelle ha giocato l’unica carta che gli è rimasta, quella della foglia di fico. Franceschini e la Finocchiaro erano indigeribili per chiunque, anche per gli iscritti. Boldrini e Grasso continuano così la linea già tracciata da Doria e Ambrosoli. E’ fantastico! I parlamentari del pdmenoelle non riescono a esprimere un loro candidato. Non si fidano di sé stessi, soprattutto di sé stessi. Sanno di essere impresentabili e quindi devono presentare sempre qualcun altro”. Così Beppe Grillo sul suo blog.

Grillo parla anche della possibile candidatura di Massimo D’Alema al Quirinale. “Il candidato di pdl e di parte (gran parte?) del pdmenoelle è Massimo D’Alema. Non è ufficiale e nemmeno ufficioso, ma è molto plausibile. Non ci credete? Non ci credevo neppure io”. “La candidatura di D’Alema – aggiunge – sarebbe irricevibile dall’opinione pubblica. Un fiammifero in un pagliaio. Il Paese non reggerebbe a sette anni di inciucio. Un passo indietro preventivo e una smentita, anche indignata per le ‘voci infondate’, sarebbero graditi”.

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