Roma, 21 mar. (LaPresse) – Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha annunciato di avere “approfondito, con gli uffici competenti le possibilità di risparmio” in termini di costi del suo incarico e “fatte salve le indennità irrinunciabili” di aver deciso “di tagliare completamente tutto il resto (diaria, rimborso spese generali e rimborso spese per l’esercizio del mandato), passando dai 18.600 euro netti previsti a circa 9.000 euro netti. Su base annua questo significa un risparmio complessivo di euro 111.960 su 223.169,76 euro. Rinuncio anche agli appartamenti e agli autisti, mentre per la scorta, che per me a partire dal maxiprocesso non è stata un privilegio ma una dolorosa necessità, ho stabilito di dimezzare quella prevista dal Ministero dell’Interno per il Presidente del Senato”.

“Inoltre – continua Grasso – riguardo il costo complessivo lordo del Gabinetto del Presidente e del fondo consulenza, che ammonta attualmente a quasi un milione e mezzo di euro l’anno, ho voluto applicare un taglio del 50%, con un risparmio annuo di circa 750.000 euro. Il risparmio complessivo sarà quindi di circa 861.960 euro l’anno.” “Si deve partire dando l’esempio – conclude il presidente del Senato – e auspico che lo stesso metro possa essere adottato da tutti i componenti dell’Ufficio di Presidenza di un Senato che intendo convocare dal lunedì al venerdì”.

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