Il ministro dell'Ambiente (indicato dai Cinquestelle) chiede di trovare un'alternativa oppure è pronto a impugnare la legge.

Nuove tensioni nella maggioranza dopo il doppio via libera dalle province di Trento e Bolzano all'abbattimento di lupi e orsi. Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa (indicato dai Cinquestelle) sventola il conflitto tra poteri dello Stato e chiede di trovare un'alternativa oppure è pronto a impugnare la legge. Replica la Lega con una nota ufficiale in cui definisce "fuori luogo" la decisione di Costa. Approvazione invece da Forza Italia nei confronti del membro del Governo.

"Ritengo sia un grave errore, per le Province di Trento e Bolzano – spiega il generale Costa -, volersi dotare di autonomia sulla gestione della fauna, che è patrimonio indisponibile dello Stato, forzando l'equilibrio tra i poteri dello Stato e quelli delle Province autonome su temi importanti e molto delicati, che devono prevedere soluzioni scientifiche e tecniche realmente valide e molta ragionevolezza". E a proposito dei disegni di legge già approvati dalle due province, spiega che ci si trova "dinanzi a una palese violazione del dettato costituzionale e da esponente del Governo sarò costretto a chiederne l'inevitabile impugnativa al Consiglio dei Ministri".

Non è il solo a pensarla in questo modo. Anche i consiglieri di opposizione a Bolzano sottolineano come Regioni e province autonome non possano attuare direttamente una direttiva di questo tipo. La presa di posizione del ministro è "inopportuna" per il deputato trentino della Lega Maurizio Fugatti, sottosegretario alla Salute. "Siamo contrari alla impugnativa della legge di fronte alla Corte Costituzionale. Ed eventualmente, prima di farlo, occorrerebbe almeno capire le esigenze e le ragioni urgenti che hanno portato a questa decisione e fare proposte serie di soluzione immediata del problema. Peraltro, sarebbe un'occasione per dimostrare maggior rispetto per la cosiddetta 'democrazia diretta' esercitata in questo caso legittimamente da queste Province autonome con voti ufficiali dei rispettivi Consigli Provinciali".

Un endorsement arriva dall'azzurra Michela Brambilla che sente odore di campagna elettorale nella mossa delle due province. "Bene ha fatto il ministro Costa ad annunciare l'impugnazione delle leggi approvate dalle Province autonome e sanzioni penali più severe, fino al carcere, per i bracconieri".

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