Roma, 19 ago. (LaPresse) – “E’ del tutto inaccettabile che in sede di riforma della giustizia si affermi che si vuole ridurre solo ad alcuni casi la possibilità di fare appello. Se non si limita bene il ricorso alla custodia cautelare, se non si ridimensionano le intercettazioni e addirittura si tagliano i casi in cui è possibile l’appello,allora ci troveremmo di fronte ad una controriforma della giustizia e non ad una riforma”. Lo afferma Fabrizio Cicchitto, deputato di Ncd.

“In questo quadro due delle proposte avanzate dal dottor Cantone sono inaccettabili – spiega – una che riguarda anch’essa l’eliminazione di questo appello che evidentemente da’molto fastidio ad alcuni magistrati, l’altra e’la proposta dei cosiddetti agenti provocatori che è tratta da un repertorio nazista-comunista che francamente non può appartenere ad una Repubblica democratica”.

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