Roma, 24 feb. (LaPresse) – La legge elettorale in vigore (il cosiddetto ‘Porcellum’, introdotto nel 2005) prevede, per l’elezione della Camera e del Senato, il sistema proporzionale con premio di maggioranza e soglie di sbarramento.

LISTE BLOCCATE. Gli elettori non possono esprimere la preferenza per un singolo candidato, ma possono votare soltanto liste di candidati. In base alla percentuale che il partito ottiene alle urne si stabilisce il numero di seggi che gli spettano e, come in una graduatoria, entreranno in aula i candidati in ordine di posizionamento nella lista.

PREMIO DI MAGGIORANZA. Il premio di maggioranza alla Camera garantisce alla coalizione che ottiene il maggior numero di voti un numero minimo di seggi, cioè 340. I voti degli italiani all’estero e dei residenti in Valle d’Aosta non vengono conteggiati nel calcolo che determina l’assegnazione del premio. Al Senato, invece, il premio viene assegnato su base regionale: la coalizione vincente in una determinata regione ottiene il 55% dei seggi ad essa assegnati.

SOGLIA DI SBARRAMENTO. La soglia di sbarramento alla Camera è del 10% per le coalizioni (il 2% per i partiti che ne fanno parte) e del 4% per i partiti che, invece, non sono collegati a una coalizione. Al Senato, invece, la quota per le coalizioni è fissata al 20% e ogni partito o lista che ne fa parte deve raggiungere almeno il 3% per poter accedere alla ripartizione dei seggi. E’ dell’8% la soglia di sbarramento per i partiti che non fanno parte di nessuna coalizione.

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