Roma, 22 gen. (LaPresse) – La scelta di non candidare nelle liste del Pdl l’ex sottosegretario Nicola Cosentino si è fondata su una “inopportunità politica, senza che questo significhi l’abbandono del principio di non colpevolezza”. Lo spiega il segretario del Pdl Angelino Alfano in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’. “Noi non intendiamo abbandonare il nostro ideale garantista – aggiunge ancora Alfano – continuiamo a considerare i giustizialisti i nemici della giustizia. Ma un partito politico deve avere la capacità e la forza di scegliere, anche quando le scelte sono dolorose e drammatiche. In questo, come in altri casi, il Pdl e Berlusconi hanno dimostrato di avere le idee chiare e il coraggio di realizzarle”. “E’ sempre terribile – ha aconcluso Alfano – operare delle scelte quando ci sono di mezzo colleghi e amici. Vedremo se è finita qui. Oggi parla Cosentino…”.

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