Il sindaco di Riace, indagato per favoreggiamento all'immigrazione, sta con Orlando, de Magistris e gli altri primi cittadini che si ribellano al provvedimento voluto da Salvini

Mimmo Lucano, sindaco di Riace, sospeso dopo l'inchiesta avviata dalla procura di Locri che lo vede tra gli indagati con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e illeciti nell'affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti, sta con Orlando, de Magistris e gli altri 'compagni' che si ribellano al decreto Sicurezza voluto da Matteo Salvini. "Sono d'accordo con loro, assolutamente – dice in un'intervista a LaPresse – Mi dispiace che sono un sindaco sospeso e io non posso farlo, però condivido perfettamente la loro battaglia. Non lo chiami decreto Sicurezza, però, per favore…".

Come lo chiamerebbe? E' tutto l'opposto, è un decreto della disumanità. Per quanto riguarda la sicurezza produce esattamente l'opposto. Con la chiusura degli Sprar, non riconoscere la protezione umanitaria che significa? Che tante persone vanno a finire sulla strada con problemi di ordine pubblico. Aumenta l'insicurezza, questo è certo.

I sindaci hanno qualche chance di portare a casa il risultato? Se nessuno parla non si va lontano, basta anche solamente l'intenzione. Ormai dobbiamo subire questa legalità che ci viene imposta. Questa non è legalità, è una legalità che va contro i diritti umani e soprattutto, come ha detto De Magistris, non rispetta la Costituzione italiana. La Costituzione italiana è stata fatta con il sangue, doveva essere la stella cometa per noi. I partigiani, la resistenza…come diceva Benigni, è la cosa più bella che abbiamo. Ogni pagina ci parla di rispetto della dignita umana, dei diritti. Non della discriminazione, degli odi razziali. Che decreto è questo? Il peggiore della storia repubblicana. Mai l'Italia era caduta così in basso.

Non parla solo del decreto, vero? Si rende conto che ci sono persone nel mare, da giorni, con queste condizioni climatiche? Con questo tempo si sta davanti al camino, al caldo. Invece ci sono anche bambini nel mare. Tutto il resto che cosa conta? Non lo dico per la mia situazione personale, sto pagando delle conseguenze, ma in questi giorni sono molto dispiaciuto dal fatto che ci sono queste persone (della Sea Watch, ndr) in balia delle onde e c'è questo atteggiamento da parte dell'Italia.

Si è sentito un po' meno solo dopo questa iniziativa dei sindaci? Mah, io veramente del sindaco di Palermo, del sindaco di Napoli e di tanti altri sindaci che mi hanno espresso la loro solidarietà, sapevo che avevano questa sensibilità. Il fatto che mi preoccupa, invece, è che è una esigua minoranza. Ci doveva essere una disobbedienza civile. Questa è un atto di disobbedienza civile perché il decreto va contro i diritti umani.

Secondo lei perché Sergio Mattarella lo ha firmato? Eh…non lo so…sono rimasto deluso. Bisognerebbe chiedere a lui.

Il Capo dello Stato ha accompagnato il decreto controfirmato con una lettera in cui ribadiva la necessità di rispettare i valori della Costituzione… Cosa vuol dire? In ogni caso non ci possiamo convincere perché in Italia c'è questa situazione. Gli altri aspetti sono secondari, rispetto a fare decreti che umiliano la condizione degli esseri umani.

Sta perdendo la sua proverbiale speranza? No, sono fiducioso che le cose possano cambiare. Non la perdiamo mai la speranza.

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