Il vicepremier rivendica le cose fatte e rilancia su quelle da fare. E punta a una Ue più disponibile dopo le elezioni

Un Di Maio dialogante, ma anche puntiglioso nel rivendicare le cose fatte e a ribadire quelle da fare. Soprattutto, un vicepremier (quello che ha parlato questa mattina a Milano ai margini del Samsung business summit) convinto di almeno due cose: "A poco a poco i mercati capiranno la manovra e lo spread scenderà. E, comunque, a maggio, con le elezioni europee, cambierà tutto e ci saranno altri governi simili a quello italiano. Non è chiaro, però, se in senso sovranista-leghsta o in senso M5S.

Il dialogo – "Noi dobbiamo provare – dice Di Maio – un dialogo a oltranza con tutti i commissari europei, con la Commissione europea per spiegare la bontà di queste misure, ma soprattutto che la manovra può migliorare nel tagli agli sprechi: ne possiamo fare di più, perché non abbiamo completato in 5 mesi di governo tutte le istruttorie che servivano per tagliarli tutti". Poi, il vicepremier torna sul tema delle dismissioni immobiliari: "La manovra può migliorare per quanto riguarda la dismissione di immobili inutili: questo è un Paese che ha accumulato un patrimonio pubblico di immobili, asset secondari che si possono vendere".

L'Europa – "Questo governo – ha detto il vicepremier – fa parte di una nuova generazione di governi europei che aumenteranno sempre di più nei prossimi anni. Dopo le elezioni europee cambierà tutto a maggio in Europa". Poi, guardando allo spread (che questa mattina è sceso sotto quota 300, anche se poi, è risalito intorno a 302) Di Maio 

Il deficit – Insomma, "La manovra può migliorare rafforzando l'impegno sul 2,4 per cento di deficit che abbiamo preso. Si parte col 2,4 e si arriva al 2,4. Capisco che la Commissione europea ha paura che questo governo si possa comportare come i governi precedenti, cioè con la truffa dei numeri". Di Maio la spiega così: "I governi precedenti dicevano: 'facciamo solo 1,8 di deficit' all'inizio dell'anno e poi alla fine arrivavano altri numeri. Il che significa indebitare ulteriormente il Paese. Il nostro obiettivo è ridurre il debito per aiutare le future generazioni, ma lo vogliamo fare con una ricetta diversa perché quella del passato non ha funzionato".

Pensioni e reddito –  "Le misure partiranno nei tempi previsti. I pensionamenti di quota 100 partiranno nei primi mesi del 2019 insieme alla pensione di cittadinanza e al reddito cittadinanza, che significa dare alle imprese manodopera qualificata, personale qualificato che aumenterà gli investimenti". E poi: "Dobbiamo recuperare il rapporto con le imprese sempre di più perché per anni sono state ignorate e in questi primi 5 mesi in cui abbiamo fatto la manovra non potevamo fare di meglio, ma cominceremo a fare molto meglio". "Nei primi giorni di dicembre sarà legge il decreto semplificazione, che eliminerà decine e decine di leggi inutili per gli imprenditori italiani".

Innovazione – . Poi, Di Maio si è soffermato sul tema dell'innnovazione: "Lo voglio dire qui, che è la patria non solo delle imprese, ma anche dell'innovazione: entrerà nell'ordinamento dello Stato la blockchain grazie al riconoscimento legale di questa tecnologia. Sono innovazioni che entreranno tutte con il decreto semplificazioni, che rispettano la prima promessa del programma elettorale. Ne eliminiamo qualche decina, ma è solo l'inizio e lo dobbiamo fare con le imprese"

I mercati – "Quando dico che i mercati capiranno – spiega Di Maio – non dico che dovranno farsene una ragione, dico che questi sono stati giorni di tensione con Bruxelles, stava per arrivare la procedura di infrazione, sono giorni in cui la manovra è ancora in discussione, quindi si può avere il timore che possa partire un emendamento in aula che possa peggiorarla. Quando la manovra sarà approvata definitivamente entro fine anno e si vedranno le nuove misure, tutti capiranno". 

 

 

 

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