Travolto della bufera sulle mancate restituzioni di quote al fondo del microcredito da parte di alcuni parlamentari 5 Stelle Di Maio si difende: "Questa vicenda sarà un boomerang per tutti i partiti che ci stanno attaccando". "Ora è chiaro che noi abbiamo restituito 23 milioni di euro mentre gli altri si sono intascati tutto", ha spiegato. "Il tempo di concludere le verifiche - ha aggiunto il candidato premier del Movimento - e per chi ha fatto il furbo non ci sarà più posto nel Movimento. Per noi le regole sono sacre". Intanto questa mattina Di Maio si è presentato alla banca di Montecitorio con la volontà di fare chiarezza sulla vicenda. Ha chiesto allo sportello bancario una copia dei bonifici al Fondo per il microcredito del Ministero dello Sviluppo, sul quale i pentastellati devolvono parte del loro stipendio

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