Il via libera dopo lo scontro sull'emendamento sulla trasparenza delle donazioni politiche

Dopo momenti di tensione e rallentamenti, si è concluso il lavoro delle Commissioni Giustizia e Affari costituzionali di Montecitorio sul ddl Anticorruzione. "Con il mandato ai relatori si è concluso il lavoro delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia sul ddl anticorruzione. Un lavoro complesso che mira a rafforzare le sanzioni per i corrotti e gli strumenti investigativi per stanarli, proprio ciò di cui il nostro Paese ha bisogno", dichiarano Giulia Sarti e Giuseppe Brescia, deputati del MoVimento 5 Stelle e presidenti delle commissioni. "Ringraziamo i quasi cinquanta auditi che in diverse fasi hanno contribuito all'esame di un provvedimento fondamentale per questa maggioranza. Il tema della giustizia ha sempre creato contrapposizioni aspre in Parlamento, ma l'obiettivo deve essere sempre l'interesse dei cittadini: chi sbaglia paga, soprattutto se commette reati contro la Pubblica amministrazione", concludono.

Venerdì era scoppiato un nuovo scontro sull'emendamento che fissa a 2mila euro annui il tetto al di sopra del quale deve essere reso pubblico il nome del donatore. A quanto pare, comunque, la situazione sembra essersi risolta. Ora si passa all'esame della Camera: la discussione generale inizierà in aula lunedì alle 13.

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