Torino, 3 mag. (LaPresse) – "Sono fortemente convinto che un sistema come il nostro non abbia affatto bisogno di investiture messianiche, né di uomini investiti di pieni poteri. Più semplicemente ha bisogno di persone che abbiano cultura istituzionale e senso di responsabilità, consapevoli di dover agire per il bene comune, non distratti dal proprio 'particulare' o condizionati da gruppi o cordate. Dobbiamo essere orgogliosi di avere rispettato l'equilibrio tra poteri costituzionali, inserendo i Dpcm – che sono serviti a introdurre, per un periodo limitato, le misure contenitive secondo criteri di adeguatezza, proporzionalità e tempestività – nell'ambito di uno stato di emergenza nazionale dichiarato per un periodo di sei mesi e nel rispetto del quadro regolatorio definito dai decreti-legge, che sono atti equiparati alla legge, ma sottoposti al vaglio del Parlamento, secondo le previsioni della Costituzione". Così il premier Giuseppe Conte in un'intervista a La Stampa.

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