"La sua vicenda è indissolubilmente intrecciata con quella di Marroni"

Sospendere le deleghe al ministro dello Sport, Luca Lotti e revocare l'incarico all'amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni. E' quanto chiede la mozione presentata da Mdp in Senato.

"La gestione del potere pubblico, infatti, non può avvenire mediante la nomina di soggetti di provata fedeltà personale o di una determinata provenienza geografica a discapito di una verifica delle loro intrinseche qualità professionali – spiega la mozione Mdp – Tale comportamento rischia di alimentare l'affermazione e di favorire interessi privati e domestici in cui la famiglia, la fazione, la consorteria si sovrappongono allo Stato fino a confondersi con esso a detrimento della necessaria autorevolezza che deve accompagnare l'esercizio della funzione pubblica". Per questo Articolo 1-Mdp chiede la sospensione delle deleghe al ministro Lotti "fino al chiarimento della vicenda che lo vede coinvolto perché il Governo deve potere operare al riparo da ombre su comportamenti non irreprensibili dei suoi componenti, per potere portare avanti i suoi impegnativi obiettivi". Inoltre chiede di "valutare la revoca dell'incarico di amministratore delegato della Consip al dottor Luigi Marroni da parte del Ministero dell'economia al fine di assicurare la tutela degli interessi pubblici e la corretta gestione delle risorse, salvaguardando altresì l'immagine del socio pubblico". Infine chiede la mozione "procedere a nuove nomine dei vertici della Consip, seguendo puntualmente e in modo trasparente, dandone conto al Parlamento, i criteri e gli indirizzi della direttiva a firma del Ministro Fabrizio Saccomanni del 24 giugno 2013 che ha rafforzato i requisiti di onorabilità e di professionalità richiesti agli amministratori e ha individuato le tappe di un processo trasparente ed oggettivo di valutazione di tali requisiti, preliminare alla designazione dei candidati da parte del Ministro, nell'ambito delle sue funzioni di indirizzo politico-amministrativo".

"E' del tutto evidente che la vicenda del ministro dello Sport Luca Lotti e quella dell'amministratore delegato dottor Luigi Marroni siano indissolubilmente intrecciate, che uno dei due abbia mentito davanti all'autorità giudiziaria e davanti all'opinione pubblica, e che la loro contemporanea permanenza in carica, nei rispettivi ruoli, costituisca un inaccettabile segnale di arroganza politica che contribuisce ad aumentare il discredito delle istituzioni pubbliche" si legge nella mozione. "Non è necessario attendere che la giustizia faccia il suo corso per rendersi conto di come nella vicenda Consip la commistione tra affari e politica abbia dato luogo a un intreccio dannoso per l'autorevolezza e la rispettabilità delle istituzioni – sostiene la mozione Mdp – Sarebbe opportuno che la politica, in piena autonomia, si autoregolamentasse elevando l'asticella del rigore e della probità dei comportamenti nella gestione della cosa pubblica e si dotasse di standard di condotta omogenei per non ingenerare il sospetto di una doppia morale e di un garantismo a intermittenza, che trasformano quel principio di civiltà in una mera condotta opportunistica, da rivendicarsi soltanto quando sono coinvolti i propri amici o compagni di partito".

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