Il leader di Italia Viva: "Violato il segreto d'ufficio"

"Non ci lasceremo processare nelle piazze". Citando Aldo Moro, il numero uno di Italia Viva Matteo Renzi interviene al Senato nel dibattimento sul finanziamento ai partiti. L'ex presidente del Consiglio attacca duramente l'inchiesta di Firenze sulla fondazione Open:  "Questo dibattito affronta la grande questione della democrazia liberale oggi e parte dal principio di separazione dei poteri. Nel 1977 il presidente Aldo Moro alla Camera utilizzò parole notevoli nei confronti di altre forze politiche e di chi voleva processare nelle piazze il suo partito. 'Non ci lasceremo processare nelle piazze'"ha sottolineato Renzi.

"Qui non si parla di dazioni di denaro nascoste o illecite, ma di contributi regolarmente registrati e bonificati e come tali tracciabili, trasparenti" le parole dell'ex leader Pd che precisa:. "Il punto che io reputo invasione di campo è che la magistratura ha deciso non cosa è finanziamento illecito ma pretende di decidere cosa è partito e cosa no".

In merito all'inchiesta il numero uno di IV è chiaro: ""La violazione del segreto d'ufficio non può essere derubricata a un reato minore, perchè si dà per scontato che la privacy per un politico non esiste. Ci sono doverose regole di trasparenza ed è sacrosanto che presentiamo tutti i dati della nostra attività". E poi l'affondo: "Dalla magistratura c'è stata un'invasione di campo. Perché quell'intervento è finalizzato a descrivere come criminale non già il comportamento dei singoli, ma qualsiasi finanziamento privato fatto attraverso le forme regolare e lecite previste dalla legge sulla fondazione".

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