Presentata a Palazzo Madama la relazione dell'Anac

Presentata oggi in Senato la relazione annuale dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) da parte del presidente Raffaele Cantone:  "Mi sento di poter affermare che iniziano ad intravedersi le prime tracce degli 'anticorpi' che si stanno inserendo nel sistema" ha sottolineato il magistrato. I dati dell'Anac relativi al 2015 "testimoniano, oltre che la fiducia riposta nell'Autorità, di cui siamo orgogliosi, un 'risveglio' da parte di operatori e cittadini, stanchi di un sistema spesso incapace di gestire risorse pubbliche destinate a opere e servizi fondamentali per la collettività", ha spiegato Cantone.

"Al mese di maggio 2016 si contano circa 150 protocolli di intesa e di vigilanza collaborativa, accordi di collaborazione e tavoli tecnici con vari organismi e istituzioni" ha aggiunto il magistrato.

SCARSO UTILIZZO DELL'ACCESSO CIVICO."Scarso è stato anche l'utilizzo, per mancanza di adeguata conoscenza, dell'istituto dell'accesso civico, che avrebbe dovuto consentire a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni nei casi di omessa pubblicazione", si legge nella relazione annuale di Cantone. "L'inefficacia del sistema della trasparenza previsto dal d.lgs. 33/2013 – che si riverbera sulla qualità e sulla completezza dei dati pubblicati – risiede soprattutto nella sua scarsa accettazione da parte delle amministrazioni, che continuano a vederlo non come uno strumento che favorisce la partecipazione dei cittadini, ma come un aggravio burocratico, anche perché sono considerate troppe le informazioni da pubblicare", ha spiegato il magistrato.

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